Disturbi temporo-mandibolari: quando la bocca fa “click”!

Disturbi temporo-mandibolari: quando la bocca fa “click”!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 10/11/2021

I disturbi temporo-mandibolari sono più comuni di quanto si pensi. Si calcola che nei giovani in fase di crescita l’incidenza sia addirittura del 16%. Ma quando, al suono del “click” dobbiamo dirigerci ad un Odontoiatra?

 

Disturbi temporo-mandibolari: quali sono?

 

L’articolazione temporo-mandibolare è una articolazione doppia e completa (cioè con la propria capsula articolare). Essa permette tutti i movimenti della mandibola, che permettono di masticare, deglutire e parlare. I disturbi di questa articolazione sono diversi variano dal relativamente frequente rumore articolare che di solito si presenta come un clic ad ogni apertura a fenomeni di vera e propria degenerazione delle componenti ossee o della cartilagine (artrosi) analogamente a quanto succede in altre articolazioni del corpo.

 

Campanelli d’allarme

 

Come dicevamo i sintomi sono variabili. Il rumore è il sintomo più frequente, ed è provocato da una errata posizione del menisco articolare. Il dolore può essere presente a seguito di lesioni del menisco stesso o a causa di una infiammazione presente nella articolazione o nella capsula articolare. Più raramente si può riscontrare una difficoltà nella apertura della bocca o addirittura impossibilità ad aprire o a chiudere la bocca (closed o open lock).

 

Disturbi dell’ATM: mai sottovalutarli!

 

In generale se vi sono condizioni come serramento o digrignamento che possono avvenire durante le ore del giorno o della notte (bruxismo diurno o notturno) è più frequente osservare una progressione della degenerazione delle componenti ossee o cartilaginee dell’articolazione, che continua a sua volta a fare peggiorare i disturbi.

 

La chirurgia è veramente necessaria?

 

La chirurgia viene considerata una ultima risorsa. Vi è la possibilità di eseguire in casi estremi dei lavaggi della articolazione che possono essere di aiuto. Fortunatamente gli interventi più demolitivi che servono per asportare le parti malate sono da riservare ad una piccolissima minoranza di pazienti. Di solito intervenendo per tempo si riesce a migliorare la situazione con manovre non invasive quali fisioterapia, un bite, esercizi di autoconsapevolezza per evitare di serrare i denti a lungo.

 

 

 

Odontoiatria a Milano