Dolore anale, perianale e perineale: è sempre colpa delle emorroidi?

Dolore anale, perianale e perineale: è sempre colpa delle emorroidi?

Editato da: Marta Buonomano il 19/08/2021

Le patologie a carico della zona anorettale presentano spesso un sintomo in comune: il dolore. Questo dolore però possiede caratteristiche particolari che variano in base alla patologia presente, la quale può avere natura organica (lesione o alterazione del complesso insieme di organi che costituiscono il canale anale, il retto e il perineo), oppure funzionale, vale a dire dovuta ad un deficit funzionale di questi organi e della muscolatura della parete addominale inferiore. Scopriamo cosa significa insieme al nostro esperto in Chirurgia Generale e Colonproctologia a Torino, il Dott. Stefano Enrico

Dolore dovuto ad una patologia organica

Le patologie organiche più comuni che si manifestano con dolore anale sono:

  1. Emorroidi: le emorroidi sono la prima condizione a cui si pensa quandragazza sedutao si prova del dolore a livello anale, ma in realtà ne sono la causa solo nel 30-35% dei casi. Tutti abbiamo le emorroidi: queste non rappresentano una patologia, bensì una componente fisica del nostro organismo. In alcuni casi però le emorroidi possono dare luogo ad una patologia emorroidaria, generalmente consistente in una trombosi del nodo emorroidario o nel prolasso dei nodi emorroidari interni, spesso accompagnato da sanguinamento (che può essere anche l’unico sintomo evidente del quadro clinico). Nel caso della trombosi, il sangue si coagula all’interno delle emorroidi, creando una tensione del tessuto che genera dolore. In genere questa condizione si attenua dopo qualche giorno, quando il coagulo inizia a riassorbirsi alleviando la tensione del tessuto o quando il nodo inizia a sanguinare a causa di un’ulcera. Nel caso del prolasso, invece, si ha un cedimento dei plessi emorroidari che, durante la defecazione, fanno fuoriuscire l’emorroide creando una tensione del tessuto che provoca un dolore forte e prolungato. È possibile ridurre questo dolore riposizionando il nodo all’interno dell’ano con manovre manuali o, se necessario, con supporto di diversi medicinali sia sistemici che locali;
  2. Ragade anale: questa condizione è caratterizzata nella formazione di un taglio nel canale anale ed è spesso dovuta all’evacuazione di feci troppo dure. Altre possibili cause sono rappresentate da sindromi diarroiche con feci acide che infiammano la mucosa anale o traumatismi esterni (introduzione di clisteri, rapporti sessuali ecc.). In questo caso, il dolore è dovuto alla lesione originatasi improvvisamente nella mucosa, quasi sempre in posizione posteriore o anteriore;
  3. Ascesso anale: questa malattia infettiva si manifesta con un raccolta di pus che ha origine da una ghiandola del canale anale. Il dolore causato da questa patologia è localizzato nella zona dell’ascesso e si associa spesso ad una tumefazione e febbre. Per poter ridurre il dolore sarà necessaria l’apertura dell’ascesso (spontanea o con drenaggio chirurgico);
  4. Proctite acuta: infiammazione della mucosa rettale provocata da diversi fattori (da condizioni autoimmuni come il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa a presenza di parassiti che intaccano la parete del retto). Esistono diversi tipi di proctite: quelle aspecifiche in genere regrediscono rapidamente, quelle autoimmuni possono persistere per mesi e richiedere una terapia complessa, quelle attiniche sono spesso dovute all’esecuzione di radioterapia e si manifestano non solo con dolore, ma anche con sanguinamento;
  5. Prostatite acuta: quasi sempre di origine batterica, si manifesta negli uomini con dolore intenso e sordo causato dalla flogosi (infiammazione) e dalla infezione della ghiandola prostatica;
  6. Trauma perineale: questo tipo di traumi sono causati da cadute accidentali che intaccano la struttura del coccige (frattura/lussazione) o dei muscoli perineali. Il dolore provato aumenta durante la pratica sportiva o in posizioni che provocano stress nelle aree soggette a lesione (stare seduti, sollevare pesi, ecc.);
  7. Patologia ginecologica: il dolore pelvico profondo può essere causato da diverse patologie di tipo ginecologico, in particolare l’endometriosi dello scavo pelvico. Per questo motivo è importante escludere questa patologia nelle donne in età fertile;
  8. Patologia Tumorale: le neoplasie all’ano sono rare, ma devono sempre essere prese in considerazione in caso di dolore perineale o anale. Queste, inizialmente, si manifestano con dei noduli duri ed evolvono fino ad ulcerarsi, causando un forte dolore e sanguinamento. In questi casi è necessario eseguire una biopsia della lesione per valutarne la natura.

Dolore dovuto ad una patologia (dis)funzionale

I muscoli del pavimento pelvico costituiscono una struttura particolarmente complessa e devono essere in grado di contrarsi correttamente e nella giusta sequenza perragazza con fiori sul sedere garantire una corretta evacuazione:

  • Spasmo e discinesia secondaria: in caso di infiammazione dei tessuti perineali o degli organi adiacenti, i muscoli pelvici reagiscono con spasmi e contratture che provocano dolore. Una delle maggiori cause di dolore, ad esempio in caso di ragade anale o di prostatite, è data proprio dalla contrattura muscolare reattiva;
  • Spasmo e discinesia primitiva: soprattutto nelle donne, è possibile provare un dolore molto intenso e profondo di tipo crampiforme, che si manifesta improvvisamente (anche durante il riposo) e svanisce in pochi minuti. Questi sintomi insorgono frequentemente in correlazione a periodi di stress intenso e la diagnosi è spesso volta a trovare una causa fisica, riconducendo erroneamente in molti casi il dolore provato alle emorroidi. Procedendo ad un intervento chirurgico su un tessuto non malato, non solo non si allevierà il dolore provato ma anzi, si rischia di innescare una sindrome dolorosa che potrebbe influire sulla qualità della vita della paziente per anni.

In conclusione

  • Il dolore all'ano può essere causato da fattori organici o funzionali;
  • Le emorroidi non sono la maggiore causa di dolore anale, quindi è importante rivolgersi ad uno specialista in grado di valutare tutte le possibili cause, senza tralasciare quelle funzionali;
  • La discinesia pelvica reattiva è spesso associata ad altre patologie già presenti di tipo urologico e ginecologico, mentre quella primitiva è spesso causa di dolore perineale o pelvico;
  • Procedere con un intervento chirurgico senza aver valutato accuratamente la sintomatologia dolorosa del paziente, potrebbe peggiorare le sue condizioni.
Colonproctologia a Torino