Ecodoppler Carotideo: quando e perché eseguirlo

Ecodoppler Carotideo: quando e perché eseguirlo

Editato da: Marta Buonomano il 06/10/2023

L’Ecodoppler Carotideo è un esame che permette di analizzare le arterie. Il Dott. Antonio Federico, esperto in Cardiologia a Bologna, ci spiega quando è indicato

 

 

Cos’è l’Ecodoppler Carotideo? 

L’Ecodoppler Carotideo è un esame diagnostico che consente lo studio delle arterie carotidee, vertebrali e succlavie mediante l’utilizzo di ultrasuoni.

 

 

 

In quali casi è indicato un ecodoppler carotideo?

Le principali indicazioni sono:

  1. Lo studio della parete delle arterie carotidi alla ricerca di placche aterosclerotiche (accumulo di colesterolo, calcio e materiale fibroso nella parete del vaso). Questa informazione è importante perché dà un’idea approssimativa sull’eventuale danno delle arterie carotidi ed è quindi un elemento rilevante nella valutazione del rischio cardiovascolare del paziente
  2. Ischemia o ictus cerebrale recente
  3. La valutazione della gravità delle stenosi (restringimenti) delle arterie studiate
  4. Il controllo nel tempo dell’esito di interventi eseguiti in precedenza

                Fig. 1: Esempio di placca della parete della carotide comune destra​

 

L’ecodoppler carotideo indicato per tutti i pazienti?

Sì, l’ecodoppler carotideo può essere eseguito su qualsiasi paziente. Tuttavia le dimensioni e la lunghezza del collo e l’anatomia dei vasi da studiare condizionano talvolta la qualità delle immagini e quindi la affidabilità della diagnosi.

Come si esegue?

L’esame non richiede nessuna preparazione particolare, ha una durata variabile da pochi minuti a 15-20 minuti e dipende dalla patologia che viene rilevata. Si effettua con paziente sveglio ed in posizione supina mediante una sonda poggiata sulle 2 due parti laterali del collo (che deve essere esteso). L’esame non è né pericoloso né doloroso.

 

 

 

Editor: Marta Buonomano

Cardiologia a Castel San Pietro Terme