Ernia inguinale: l’ernioalloplastica laparoscopica preperitoneale (TEP)

Ernia inguinale: l’ernioalloplastica laparoscopica preperitoneale (TEP)

Editato da: il 13/04/2024

La TEP è una tecnica totalmente extraperitoneale che permette di intervenire in modo minimamente invasivo sulle ernie della regione inguino-crurale. Ce ne parla l’esperto in Chirurgia Generale a Milano, il Dott. Andrea Galli

 

 

1) Che cos’è la TEP?

Il termine TEP deriva dall’inglese e significa “totalmente extra-peritoneale”; tale abbreviazione sta ad indicare un intervento chirurgico laparoscopico mininvasivo che viene effettuato per la cura delle ernie inguinali.

La TEP consiste nella riduzione e cura dell’ernia inguinale monolaterale o bilaterale con l’introduzione di piccole reti che garantiscono la tenuta della plastica nel tempo. Per effettuare l’intervento si praticano tre fori soltanto al fine di introdurre gli strumenti mininvasivi operatori: uno sulla piega ombelicale inferiore ai 10 mm, ed altri due fra ombelico e pube di 5 mm ciascuno.

Attualmente parecchi atleti professionisti (calciatori, giocatori di basket, tennisti etc.) vengono operati, qualora affetti da ernia inguinale, mediante questa tecnica, poiché la ripresa delle attività fisiche, anche intense, è nettamente più rapida rispetto alle tecniche tradizionali. Anche il dolore postoperatorio risulta notevolmente ridotto e limitato a poche ore dopo l’intervento.

Come per tutte le tecniche laparoscopiche si utilizza un’anestesia generale. La TEP, se eseguita da Chirurghi esperti sulla metodica (nel mio caso ne ho circa 1000 casi certificati al mio attivo come primo operatore), richiede circa 40 minuti per la riparazione di un’ernia monolaterale e circa 60 minuti per l’ernia bilaterale.

 

2) Per cosa è indicata la TEP?

La TEP è considerata dalla Letteratura Scientifica mondiale il “gold standard” per le ernie bilaterali e recidive, perché nel primo caso permette la riparazione di entrambe le ernie mediante soli 3 piccoli fori con minimo trauma chirurgico; nel secondo caso perché la recidiva, che è normalmente proveniente da intervento tradizionale, viene curata su un piano anatomico “vergine” dal punto di vista chirurgico, con minor rischio emorragico e di complicanze postoperatorie.

 

3) Quali sono i vantaggi della TEP rispetto ad altre tecniche?

Il vantaggio della TEP è sicuramente la precoce ripresa delle normali attività con tempi dimezzati rispetto alle tecniche tradizionali e più frequenti: la ripresa dell’attività lavorativa è possibile già dopo soli 2 giorni dall’intervento e, nel caso di attività fisiche intense o sportive, a 7 gg, dopo la rimozione dei punti di sutura. Le cicatrici, essendo molto limitate, scompaiono completamente, normalmente dopo qualche mese dall’intervento.

L’intervento richiede una sola notte di ricovero, sia per le ernie monolaterali che per quelle bilaterali, ed in alcuni casi, se l’intervento viene effettuato nel primo mattino, è possibile la dimissione nella serata.

 

Editor Karin Mosca

Chirurgia Generale a Milano