Ernia inguinale nell’atleta e nella donna

Ernia inguinale nell’atleta e nella donna

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: il 04/05/2020

Ernia inguinale: come viene trattata nella donna e nello sportivo? Risponde il Dott. Salvatore Martelli, esperto in Chirurgia Generale a Torino

L'ernia dello sportivo: un caso particolare?

L'ernia inguinale dello sportivo non risulta particolarmente differente da quella di una qualsiasi persona normale. Un lavoratore normale, un qualsiasi soggetto che pratichi attività fisica, senza per forza essere uno sportivo di professione, può sviluppare lo stesso tipo di ernia dell'atleta.
L'ernia è sempre costituita dalla fuoriuscita delle viscere dall'addome fino alla zona inguinale, fino allo scroto. Nell'atleta si intende per ernia, a volte, anche soltanto il dolore in zona inguinale, che può svilupparsi successivamente ad una contrattura o ad uno strappo di fibre muscolari e al conseguente stato infiammatorio della zona. Quest’ultimo può coinvolgere dei nervi sensitivi che sono i responsabili della percezione del dolore nella zona inguinale. Per tale motivo in alcuni casi si parla di ernia senza che in realtà ci sia un'importante fuoriuscita delle visceri dall'area dell'addome.

Qual è il trattamento per l’ernia inguinale nello sportivo?

Il trattamento in questo caso dovrebbe essere prevalentemente medico: cioè se il chirurgo, palpando la zona inguinale, non rileva un sacco erniario, prima di intervenire in modo chirurgico si prova una terapia con antinfiammatori, con analgesici e riposo. In caso di necessità si procede anche all’esplorazione del tonale inguinale e a volte, benché il reperto sia poco significativo, si ottiene comunque un beneficio sul dolore poiché lo scollamento della zona, dei muscoli in particolare, può migliorare la percezione del dolore.

L'ernia inguinale: più facile da trattare nella donna?

L'ernia inguinale nella donna non è dissimile da quella che abbiamo nel maschio. Tuttavia nella donna è presente una differenza nella posizione della parete a livello della zona inguinale. Nel maschio, infatti, la presenza del funicolo spermatico, che è percorso da vari elementi (vasi, nervi del testicolo e condotto deferente), apporta una sostanziale diversità. Nella femmina, d’altra parte, il canale inguinale è percorso dalla parte superiore del legamento rotondo dell'utero che è un punto di relativamente fisso dell'utero, mantenuto dritto in addome da questo elemento. Quello che sembrerebbe un punto di debolezza è, in realtà, un ottimo elemento di resistenza. Basti pensare che, normalmente, per 10 ernie maschili abbiamo una sola ernia femminile e anche l'intervento è più semplice in quanto non ci sono quegli elementi, chiamiamoli "nobili" che incontriamo nel maschio e vanno assolutamente rispettati. Nella donna non si incontra nessun problema nello spostare o tagliare il legamento rotondo grazie alla posizionamento ottimale della rete protesica. Per questa ragione l'intervento in genere risulta non solo più rapido, ma anche più veloce e semplice.

Chirurgia Generale