Gamma Knife: la soluzione per i tumori e le malformazioni cerebrali

Gamma Knife: la soluzione per i tumori e le malformazioni cerebrali

Editato da: Marta Buonomano il 03/10/2019

Il nostro esperto in Neurochirurgia a Catania, il Dott. Salvatore Cicero, si spiega in cosa consiste il Gamma Knife e in quali casi è indicato

Che cos’è il Gamma Knife?

Dottori che guardano una radiografia del cervelloCon il termine Gamma Knife (GK) si intende un sistema in grado di colpire con precisione millimetrica tumori cerebrali e/o malformazioni vascolari cerebrali con raggi gamma. Nel caso dei tumori cerebrali questi raggi gamma rompono le catene del DNA provocando una regressione/arresto della crescita tumorale. Nel caso delle malformazioni vascolari si provoca una alterazione delle pareti della malformazione che in un periodo variabile (12/24 mesi) conduce alla chiusura dei vasi della malformazione stessa.

In quali casi è indicato?

Più specificamente il trattamento con GK è indicato principalmente nei casi di metastasi cerebrali, anche multiple, nel trattamento di meningiomi del basicranio che coinvolgono i nervi cranici visivi o uditivi, piccoli angiomi cerebrali (in genere non superiori ai 3 cm anche se questo non è un limite assoluto). Inoltre vi sono indicazioni anche nel trattamento della nevralgia trigeminale in caso di mancata risposta alla terapia medica o chirurgica.

I pazienti principalmente candidati al trattamento con GK sono quelli che presentano maggiori rischi all’esecuzione di un intervento in anestesia generale e quindi anziani, portatori di patologie cardiache o sistemiche che controindicano una anestesia generale, o pazienti in cui non vi è indicazione al trattamento chirurgico. Ad esempio i pazienti con metastasi multiple o affetti da meningiomatosi.

Con le macchine GK di seconda generazione (presente presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania) si è ampliata l’indicazione alle patologie tumorali di dimensioni maggiori ai 3 cm mediante la possibilità di eseguire il trattamento frazionato (cioè in più sedute) in maschera termoplastica. In pratica si possono colpire superfici maggiori in più sedute.

In cosa consiste il trattamento?

cervelloIl trattamento, come detto, con le macchine di seconda generazione può essere eseguito con uso di casco stereotassico o con maschera termoplastica: il casco stereotassico viene utilizzato quando si pianifica un trattamento in unica seduta (lesioni di piccole dimensioni che richiedono quindi una “mira” più precisa), mentre la maschera termoplastica viene utilizzata nelle lesioni di diametro maggiore che richiedono dosi maggiori di raggi gamma che verranno quindi somministrate in più sedute (da 3 a 5 giorni). Nel caso di trattamento con casco stereotassico, che è costituito da un parallelepipedo aperto che viene fissato al cranio con delle viti e costituisce una sorta di meccanismo di puntamento, il paziente eseguirà una risonanza magnetica dopo aver fissato il casco. Le immagini ottenute, grazie ai riferimenti fissi del casco, saranno utilizzate per far convergere i raggi gamma sulla lesione grazie ad un programma computerizzato. Questi raggi partono da una “calotta” che si trova sulla testa del paziente e singolarmente hanno una energia bassa, così da eliminare i danni al tessuto sano che attraversano prima di arrivare alla lesione. La loro energia si somma però concentrandosi sulla lesione così che questa e soltanto questa viene irradiata a dosi terapeutiche. In pratica il GK elimina quasi del tutto i potenziali effetti collaterali dei classici trattamenti radioterapici massimizzandone i vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale.

Neurochirurgia a Catania