Gastrite acuta e cronica: qual è la differenza?

Gastrite acuta e cronica: qual è la differenza?

Editato da: Marta Buonomano il 22/02/2023

Sapevi che la gastrite può essere acuta o cronica? Il nostro esperto in Chirurgia Generale ad Avellino, il Dott. Luca Covotta, ci spiega la differenza tra queste due condizioni

Le diverse funzioni della mucosa dello stomaco

donna con dolore allo stomaco

Lo stomaco può essere diviso in più parti ed in ognuna di queste zone la mucosa è costituita da cellule diverse, determinando funzioni differenti alle varie zone:

  • Cardias: zona di passaggio attraverso cui l'esofago si congiunge allo stomaco ove è presente quel complesso meccanismo che consente la chiusura dello stomaco, in modo da evitare la risalita di acido o cibo in esofago. In questa zona troviamo le ghiandole cardiali a prevalente secrezione mucosa.
  • Fondo e Corpo: rappresenta il vero serbatoio dello stomaco dove avvengono i due processi fondamentali dell’attività gastrica. Qui troviamo infatti due tipi cellulari:
    • Cellule parietali o ossintiche, che secernono sia l’acido cloridrico che il fattore intrinseco (una sostanza che permette l’assorbimento della vitamina B12 e del ferro nell’intestino).
    • Cellule principali, che secernono il pepsinogeno che a contatto con l'acido cloridrico si trasforma in pepsina, enzima in grado di scomporre le proteine in amminoacidi.
  • Antro: la possiamo considerare la parte più endocrina (produzione di ormoni) ed è costituita da:
    • Cellule mucosecernenti, che producono un film mucoso che impedisce all’acido di “bruciare” lo stomaco stesso.
    • Cellule G secernenti gastrina, un ormone che induce la sintesi di acido cloridrico.
    • Cellule enterocromaffini secernenti serotonina, che stimola la contrazione della muscolatura liscia.
    • Cellule endocrine di diverso tipo che si occupano della produzione di ormoni (es. somatostatina, glucagone ed istamina).
  • Piloro: orifizio che mette in comunicazione lo stomaco con il duodeno primo tratto dell’intestino. 

Che cos’è la gastrite?

Il termine “gastrite” indica genericamente un processo di infiammatorio della tunica mucosa dello stomaco e viene suddivisa in due processi infiammatori completamente diversi: la gastrite acuta e quella cronica.

Gastrite acuta: di cosa si tratta?

Si caratterizza da lesioni iperemiche e/o erosive della mucosa in prevalenza a carico dell’antro, che, solitamente, causa senso di bruciore anche severo (pirosi). In alcuni casi si può accompagnarsi a nausea, vomito, riduzione del senso di fame, sensazione di stomaco pieno dopo i pasti, gonfiori addominali, eruttazioni, dimagramento ecc. Le cause sono molteplici:

  • Assunzione di farmaci gastrolesivi;
  • Eccessivo consumo di alcolici e/o fumo;
  • Ingestione (accidentale o volontaria) di sostanze altamente acide o alcaline, oppure con un’elevata azione corrosiva;
  • Infezioni originate dalla presenza dell’Helicobacter Pylori;
  • Ischemia (riduzione dell’arrivo di sangue) generalmente provocata da traumi, ustioni, ipovolemia e stati di shock.

donna con dolore allo stomaco

La diagnosi è affidata principalmente alla gastroscopia, che permette anche di fare una valutazione istologica del grado e della natura del processo infiammatorio. La terapia è ovviamente correlata al fattore scatenante che va individuato e sospeso. Oltre alla sospensione si associa una terapia con farmaci in grado di bloccare la produzione dell’acido da parte dello stomaco, i cosiddetti gastroprotettori.

E la gastrite cronica, invece?

La gastrite cronica si suddivide in due tipi:

  • Gastrite di tipo A: non particolarmente frequente, trattasi di una patologia a base autoimmune in cui si ha la produzione di autoanticorpi diretti contro le cellule parietali dello stomaco. Questa condizione può provocare atrofia della mucosa, anemia perniciosa, acloridria ed un aumento del rischio di contrarre un tumore gastrico;
  • Gastrite di tipo B: è la forma cronica di più comune riscontro (80-90% dei casi). Questa condizione è caratterizzata dalla presenza di un batterio Gram negativo, l’Helicobacter Pylori. La presenza di questo batterio induce uno stato infiammatorio cronico che in alcuni casi può innescare una evoluzione di eventi a cascata (“Correa Cascade”) in cui si determinano due condizioni che possono essere in progressione: l’assenza completa di ghiandole nell'epitelio gastrico (che si definisce “atrofia gastrica”) e la trasformazione della mucosa da gastrica a intestinale (metaplasia). Alcune forme di metaplasia possono essere considerate delle lesioni precancerose, pertanto è opportuno un controllo endoscopico con biopsia ed esame istologico ogni 24/36 mesi, a seconda del caso clinico specifico e dell’estensione della patologia istologica.
Chirurgia Generale a Mirabella Eclano