Gli incidentalomi surrenalici possono essere responsabili di ipertensione?

Gli incidentalomi surrenalici possono essere responsabili di ipertensione?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 25/09/2023

Il Prof. Tommaso Alberto Cipolla, esperto in Cardiologia, ci spiega cosa fare se, durante un’indagine strumentale, viene individuata la presenza di un incidentaloma surrenalico

Cosa sono gli incidentalomi surrenalici?

I surreni sono piccole ghiandole di forma triangolare poste sulla sommità dei reni. Gli Incidentalomi Surrenalici (IS) sono masse o noduli evidenziati casualmente durante indagini strumentali (ecografia, TC o RMN addome) eseguite per altri motivi (dolori addominali, coliche renali ecc.): per questo “incidentaloma” non caratterizza la natura della lesione ma solo la modalità “incidentale” del suo riscontro. La prevalenza di IS varia a seconda della metodica utilizzata: con l’ecografia circa 0.4-2%; con la TC o la RM circa 2.5-4% che aumenta fino al 10% nei soggetti tra i 50 e i 70 anni, specie se obesi, ipertesi e diabetici; la frequenza di masse bilaterali arriva fino al 15%.

misurazione della pressione

Da cosa possono essere causati?

Le patologie surrenaliche possono essere a partenza dalla stessa ghiandola (adenoma, carcinoma nell’1.5-12%, mielolipoma, ematoma, cisti, granuloma) oppure secondarie a patologie ipofisarie o tumori extrasurrenalici (polmone e mammella). Possono interessare sia la corticale (iperaldosteronismo nell’1.7-8%, ipercortisolismo o S. di Cushing nel 5-40%) che la midollare (feocromocitoma nel 4-6%) e possono essere bilaterali: iperplasia, adenomi, metastasi; il 70% degli adenomi surrenalici può essere non secernente.

Cosa fare una volta riscontrato un incidentaloma?

Evidenziato l’incidentaloma, è importante arrivare ad una diagnosi perché bisogna escludere che si tratti di carcinoma (primitivo o secondario) e capire se secerne. Gli esami strumentali come RM, TC o PET possono essere indagini appropriate per la diagnosi di natura della lesione. Va quindi effettuata la ricerca dell’attività endocrina mediante il dosaggio degli ormoni surrenalici (aldosterone, cortisolo, catecolamine), poiché la loro ipersecrezione può causare aumenti di pressione arteriosa sia in maniera stabile che a crisi (ipertensione arteriosa secondaria). Questi dosaggi vanno fatti su indicazione dei Centri per l’ipertensione di II livello, in laboratori specializzati e dopo la sospensione dei farmaci antipertensivi per un periodo di tempo adeguato. L’interpretazione dei dati porterà lo Specialista Ipertensiologo ad indirizzare o meno il paziente verso esami diagnostici di II livello (test di soppressione, scintigrafia con MIBG, octreoscan, cateterismo venoso surrenalico, ecc.) utili a suggerire o no il ricorso alla chirurgia.

È sempre necessaria la chirurgia?

Dopo una diagnosi di iperaldosteronismo o di ipercortisolismo non è detto che si debba ricorrere alla surrenectomia, ma si può intervenire con il farmaco più adatto e con una stretta sorveglianza ambulatoriale, così come si fa in caso di adenoma surrenalico non secernente o di iperplasia surrenalica mono o bilaterale.

In conclusione: la diagnosi di “incidentaloma surrenalico” non è una diagnosi ma la segnalazione di una patologia che va approfondita. Se la massa è francamente neoplastica, il paziente si rivolgerà all’oncologo, altrimenti, se non è iperteso si rivolgerà allo specialista endocrinologo; in caso di ipertensione dovrà rivolgersi invece allo specialista ipertensiologo.

Cardiologia a Cefalù