Hai mai sentito parlare del carcinoma di Merkel?

Hai mai sentito parlare del carcinoma di Merkel?

Editato da: Marta Buonomano il 13/06/2019

Il Prof. Nicola Mozzillo, esperto in Chirurgia Generale a Napoli, ci parla del carcinoma di Merkel, un raro tumore della pelle

Che cosa s’intende per carcinoma a cellule di Merkel?

Il carcinoma di Merkel è un tumore maligno della pelle, definito neuroendocrino perché si sviluppa a carico delle cellule dell’epidermide in contatto con le terminazioni nervose della sensibilità tattile. Il tumore è piuttosto raro, si localizza soprattutto nelle aree del volto e del collo, pur potendo apparire in qualunque sede del corpo. Esso è più frequente nell’età anziana e nei pazienti immunodepressi.

 

Da cosa è causato?

Nella sua genesi spesso è coinvolto un virus, ospite abituale della cute e che, per determinare la malattia, deve incontrare una riduzione dei normali meccanismi di difesa immunitaria, anche la sola esposizione cronica alle radiazioni ultraviolette, per la loro capacità di danneggiare il DNA delle cellule dell’epidermide. Infatti le radiazioni ultraviolette naturali del sole o quelle artificiali delle lampade abbronzanti hanno un ruolo nello sviluppo di questo tumore, soprattutto nei soggetti a cute chiara, per cui sono suggerite le usuali precauzioni: indumenti a tessitura compatta, cappelli, occhiali da sole, filtri solari e viene consigliato di evitare le ore di maggior irradiazione.

Come si riconosce?

Il carcinoma di Merkel si presenta come un nodulo liscio, rossastro o violaceo, talora sanguinante dopo traumi anche minimi. Nella pratica si può fare riferimento all’acronimo AEIOU, dove A = Asintomatico, E = Espansione, I = immunodeficenza, O = Overcinquantenne, U = esposizione agli Ultravioletti. La diagnosi clinica va confermata con una biopsia, meglio se escissionale, cioè tale che asporti l’intera lesione, che, dopo la conferma istologica, dovrà essere completata con un generoso ampliamento. Inoltre, poiché la malattia tende a diffondersi ai linfonodi e agli organi interni, è indicata la biopsia del linfonodo sentinella ed una TAC total body, indispensabili a stabilire lo stato di avanzamento, cioè la stadiazione. In caso di contestuale riscontro di linfoadenopatie, cioè della presenza di linfonodi ingrossati, si impone l’accertamento con un esame citologico per agoaspirato.

È possibile curare un carcinoma a cellule di Merkel?

La terapia dipende dallo stadio evolutivo ed è, nella forma localizzata, chirurgica, eventualmente integrata dalla radioterapia o dalla elettrochemioterapia. Il carcinoma di Merkel è sensibile alla radioterapia, utilizzata sia come adiuvante della chirurgia, sia come terapia di prima scelta. Nella malattia diffusa ad organi interni e non operabile si ricorre alla chemio – immunoterapia. La chemioterapia non ha prodotto risultati sodisfacenti, mentre più promettenti sembrano gli effetti dei trattamenti con il blocco degli inibitori della risposta immune: PD-1 e PD-L1. Nei maggiori centri di riferimento sono in corso diversi protocolli sperimentali. I pazienti con storia di Merkel, dovranno essere sotto controllo tutta la vita.

Chirurgia Generale a Napoli