Hai paura del dentista? La soluzione esiste!

Hai paura del dentista? La soluzione esiste!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 10/07/2019

È un luogo comune che il dentista sia tra le figure mediche, quella che incute il maggior terrore. Il Dott. Alberto Anav, esperto in Odontoiatria a Roma, ci parla degli aspetti psicologici dell’odontofobia e dei metodi utilizzati durante la terapia odontoiatrica volti a ridurre l’ansia e la paura del paziente

Perché si tende ad avere paura del dentista?

La convinzione comune è che questa paura sia legata al dolore, magari ad esperienze precedenti ma ad una verifica più ampia, si vedrà che la paura del dentista è denunciata da tanti che non hanno mai avuto precedenti contatti con tale figura quindi si potrebbe dire che rientra in un immaginario collettivo, quasi un fatto culturale ma il dato di fatto è che ci sono pazienti che di fronte ad una poltrona odontoiatrica sono colpiti da veri e propri attacchi di panico.

Quali sono gli aspetti psicologici di questa fobia?

Psicologicamente, il dentista opera in bocca violando una zona del corpo umano psicologicamente più intima persino di quella urogenitale con un coinvolgimento forte ma non conscio che affiorando, viene attribuito alla paura del dolore. Oltretutto bisogna chiarire che la percezione del dolore è strettamente legata al livello di benessere psico-affettivo del paziente.

Una persona serena, quando viene raggiunta da uno stimolo, reagisce in modo blando e commisurato al livello dello stimolo, invece, una persona ansiosa o in preda al terrore, qualunque stimolazione la raggiunga, sarà percepita come nociva.

Tutto questo perché la “soglia del dolore” è come una asticella che si alza o abbassa a seconda del nostro umore. Di fatto le persone che soffrono solo all’idea del dentista, hanno bisogno di essere aiutate.

La paura del dentista, che nei casi più gravi diventa una vera e propria fobia, può essere affrontata in più modi, innanzitutto riducendo al massimo ogni condizione “ansiogena” mettendo il paziente nelle condizioni più confortevoli e gradevoli, facendolo sentire non parte passiva ma come parte attiva nella gestione della terapia.
Oltre ad azioni comportamentali è sicuramente utile un supporto farmacologico atto a ridurre l’ansia al paziente. Un mezzo utile, valido, sicuro, non aggressivo e con scarse controindicazioni è il ricorso alla cosiddetta “sedazione cosciente” utilizzando una miscela gassosa a base di Ossigeno e Protossito di Azoto per mezzo di una mascherina nasale. È estremamente confortevole ed aiuta ad ottenere una elevata riduzione dell’ansia ed una sensazione di benessere paragonata dai pazienti stessi ad una lieve ebrezza, che cessa pochi secondi dopo l’interruzione della somministrazione stessa (quest’ultima avviene durante la terapia odontoiatrica).

La sedazione cosciente è risultata essere molto valida nei pazienti ansiosi ed iperattivi dove anche il riflesso faringeo diventa più regolare, tutto grazie all’azione di innalzamento della soglia del dolore dovuta alla ansiolisi.

Odontoiatria a Roma