I piedi piatti nei bambini: quando rivolgersi al medico?

I piedi piatti nei bambini: quando rivolgersi al medico?

Editato da: Sharon Campolongo il 01/10/2021

Il disturbo del piede piatto è caratterizzato da un arco plantare piatto che determina un contatto totale della pianta del piede in posizione eretta, con il calcagno deviato verso l’esterno. Nel caso dei bambini, questi ultimi presentano i piedi piatti fino ai 5-6 anni, per poi formare una corretta volta plantare del piede all’età di 10-12 anni. Ma cosa bisogna fare quando i bambini accusano dolore e rigidità del piede? Scopriamolo insieme al Dott. Francesco Pezzillo, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma

Quali sintomi dei piedi piatti nei bambini devono indurre a consultare uno specialista?

Nonostante i piedi piatti nei bambini sia una condizione fisiologica, a volte è necessario rivolgersi a uno specialista, poiché il bambino o la bambina avvertono fastidi o dolore specialmente ai piedi,Mamma e bambino alle caviglie e alle ginocchia, oppure quando presentano difficoltà nell’indossare le scarpe o vi è un’alterazione dell’equilibrio. Inoltre, è importante far notare che in una persona su sette tale condizione risulta essere patologica.

Ciò può causare complicazioni che sfociano in una modifica della camminata e possono causare altre infiammazioni secondarie.

Quali sono le maggiori cause del piede piatto?

Le principali cause che determinano il disturbo del piede piatto patologico sono le seguenti:

  • I fattori congeniti;
  • L’eccesso di peso che grava sulle estremità del corpo;
  • Vari traumi a cui sono soggetti i piedi o le caviglie;
  • L’artrite reumatoide infantile.

Inoltre, in base alla gravità del piede piatto vi sono tre tipi di stadio:

  • I stadio: l’arco plantare è ridotto, ma è ancora presente, quindi il piede svolge la propria funzione normalmente;
  • II stadio: l’arco plantare, in questo caso, non è visibile e vi è una alterazione morfologica del piede;
  • III stadio: l’arco plantare non è presente e il piede risulta essere deformato irreversibilmente.

Quali sono le cure e le terapie per questo disturbo?

Prima di tutto, bisogna ricordare che in caso di sintomi è necessario consultare uno specialista, il quale procederà ad effettuare un’accurata diagnosi di piedi piatti. Infatti, prima di sottoporre al paziente a un trattamento, il medico dovrà studiare l’impronta e, se necessario, ricorrere ad esami di imaging come la radiografia, la TAC, l’ecografia o la risonanza magnetica. Quindi, il bambino o la bambina verrà sottoposto a diversi ed approfonditi esami clinici.

Una volta riconosciuto il piattismo patologico, esistono vari trattamenti a cui sottoporre al paziente che possono essere non-chirurgici oppure chirurgici. Per quanto riguarda i primi, i rimedi possono essere i seguenti:

  • L’uso di plantari ortopedici su misura;
  • L’utilizzo di scarpe ortopediche per piedi piatti;
  • La realizzazione di esercizi di fisioterapia.

Invece, per quanto riguarda l’intervento chirurgico per i piedi piatti nei bambini, è consigliabile solo nei casi di deformità grave con sintomatologia molto intensa. Esistono diverse procedure chirurgiche, tra le quali l’endortesi e il calcagno-stop che sono volte a correggere la deviazione del calcagno, riducendo il dolore e l’affaticamento.

Ortopedia e Traumatologia a Roma