I problemi psicologici degli atleti

I problemi psicologici degli atleti

Editato da: Serena Silvia Ponso il 22/03/2023

C'è chi dice che lo sport, a qualunque livello si pratichi, è agonistico per definizione, poiché, senza agonismo, non sarebbe sport, ma solo movimento e svago. La tendenza umana all'agonismo può, tuttavia, comportare una serie di veri e propri disturbi psichici, soprattutto in coloro che praticano lo sport a livelli professionistici o comunque con particolare impegno emotivo. Ne parla il Dott. Giampiero De Marzi, esperto in Psichiatria a Torino

Quali sono le forme psicopatologiche più frequenti negli sportivi?

Le forme psicopatologiche più facilmente riscontrabili in Medicina dello Sport possono manifestarsi per fattori strettamente connessi alla specifica situazione sportiva, oppure per fattori già preesistenti nella personalità del soggetto e acuiti dall'attività sportiva e dalla carica emotiva a essa connessa.

Le due forme più frequenti di disagio psicologico sono la Sindrome da paura dell'insuccesso e per contro la Sindrome da paura del successo. Nella prima è possibile distinguere una forma acuta (la cosiddetta "Sindrome pre-agonistica") e una forma cronica ("Sindrome del campione").

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La Sindrome pre-agonistica è, almeno nei gradi lievi, la forma maggiormente riscontrata: si tratta di un disturbo caratterizzato da uno stato ansioso di notevole entità. Il soggetto "sente" la competizione in modo eccessivo, talvolta a partire da una settimana prima dell'evento, con un'intensità che raggiunge i massimi livelli il giorno della vigilia. Oltre all'incapacità di liberarsi dal pensiero ossessivo della gara e di distrarsi, l'atleta può accusare una serie di disturbi neuro-vegetativi, con ovvi effetti negativi, sovente paralizzanti, sulle sue prestazioni.

La Sindrome del campione rappresenta la forma cronica del disturbo da paura dell'insuccesso. Colpisce prevalentemente atleti di alto livello, talvolta addirittura campioni, soprattutto nella fase terminale della loro carriera sportiva. Si manifesta con una tipica alterazione del carattere, caratterizzata da atteggiamenti di superiorità, invadenza, aggressività e ipervalutazione di sé, talora accompagnata da fenomeni di vero e proprio divismo, megalomania e fanatismo relativamente alla propria immagine. Seppure non frequente, è un disturbo da non sottovalutare, soprattutto per il legame possibile con il fenomeno del doping: questa pratica illecita troverebbe, infatti, un terreno fertile proprio in questo tipo di atleti, legato alla necessità assoluta di conquistare la vittoria, pena il crollo del proprio prestigio e ruolo, nonché delle aspirazioni a esso legate.

Viceversa, esiste una forma da paura del successo, nella quale l'atleta presenta disturbi psichici in rapporto a una situazione, presunta o reale, di successo sportivo. Non di rado si possono anche verificare situazioni di veri e propri stati depressivi reattivi dopo il raggiungimento di importanti traguardi agonistici. Chiunque segua le cronache sportive avrà presente nomi di alcuni atleti giunti tanto rapidamente quanto inaspettatamente alla gloria e poi scomparsi nel nulla! Il successo, anche in campo sportivo, è sì difficile da conquistare, ma ancor più difficile da mantenere!

Nella forma da inibizione al successo l'atleta è indubbiamente preparato sul piano fisico, ottenendo spesso ottimi ed incoraggianti risultati in allenamento, tanto da creare notevoli aspettative; giunti al momento della competizione, tuttavia, delude, sciupando facili occasioni ed andando spesso incontro a banali incidenti proprio alla vigilia della gara, rimanendo così "l'eterna promessa", pronta a sbocciare da un momento all'altro.

Medicina dello Sport, Psichiatria e Psicologia

La Medicina Sportiva moderna sempre più si avvale del supporto psicologico e psichiatrico, tendendo a considerare l'atleta non solo come una macchina alla quale basta curare il fisico, l'alimentazione e la preparazione atletica, ma come un essere umano, dotato di una sua vita interiore, il cui equilibrio è spesso più delicato e sensibile rispetto alla media.

Ciò non significa sminuire l'importanza degli aspetti tecnici: gli allenamenti e la preparazione fisica sono fattori necessari e indispensabili per ogni atleta; tuttavia, di per sé non sufficiente. Ogni traguardo sportivo richiede un adeguato supporto psico-fisico: probabilmente la vera selezione, nel mondo dello sport come in quello della vita, avviene proprio a livello psicologico.Ç

 

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Psicologia a Torino