Il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma del colon-retto

Il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma del colon-retto

Editato da: Marta Buonomano il 09/07/2021

Tumore del colon-retto: come si possono affrontare le metastasi al fegato? Ce lo spiega il nostro esperto in Oncologia a Bari, il Dott. Francesco Mannavola

Che cosa significa il termine metastasi?

dottoreIl termine metastasi viene utilizzato in ambito medico per intendere la diffusione di un tumore a distanza dal sito primario di insorgenza. In altre parole, relativamente al tumore del colon, le metastasi rappresentano la crescita di nuove lesioni cancerose in siti diversi da quello intestinale (es. linfonodi, fegato, polmone, ecc.). Esse sono la naturale evoluzione dei tumori maligni e si sviluppano quando la malattia è in fase avanzata.

Quali sono i sintomi correlabili della presenza di metastasi al fegato?

Dipende dall’estensione del coinvolgimento metastatico del fegato. In presenza di un minimo interessamento del fegato, i sintomi potranno essere del tutto assenti. Alternativamente potranno essere presenti dolore gravativo in regione sotto-costale destra, febbricola (Tc < 38°C) tipicamente serale, mancanza di appetito, sensazione di ripienezza gastrica precoce o ritardata digestione. Nei casi più avanzati potrebbero essere presenti alcuni segni correlabili ad uno scompenso d’organo (scompenso epatico), tra cui: colorito giallastro della cute (ittero) per incremento dei valori plasmatici della bilirubina, e accumulo di liquidi a livello addominale (ascite) e degli arti inferiori (edemi) con conseguente incremento volumetrico addominale e gambe gonfie.

La presenza di metastasi epatiche cosa comporta?

L’evidenza di metastasi da cancro colo-rettale determina un aggravio della prognosi. Quest’ultima è inversamente proporzionale al numero di siti metastatici coinvolti e al numero di metastasi documentabili. Pazienti con un numero estremamente limitato di metastasi da carcinoma colo-rettale (cosiddetti pazienti oligo-metastatici), potrebbero comunque avere una prognosi più favorevole, comparabile a quella di pazienti non metastatici alla diagnosi.

Quali terapie sono indicate per il trattamento delle metastasi epatiche?

dottore e pazienteEsistono molteplici strategie validate nel trattamento dei pazienti con metastasi epatiche da carcinoma colo-rettale. Esse comprendono sia trattamenti convenzionali con farmaci chemioterapici endovenosi in associazione (o meno) a farmaci biologici, sia trattamenti locoregionali (tra cui: chirurgia, termoablazione, radioterapia, ed embolizzazione arteriosa). Queste opzioni terapeutiche non sono tra loro mutualmente esclusive, ma possono essere utilizzate in combinazione o in sequenza per ottenere il miglior risultato oncologico. Data la complessità del paziente con metastasi epatiche, la corretta strategia viene sempre decisa da un team multidisciplinare coordinato dall’Oncologo medico con esperienza in questo ambito.

È possibile guarire dal carcinoma colo-rettale anche in presenza di metastasi epatiche?

Nonostante la guarigione non sia un evento comune nel paziente metastatico, oggi è comunque possibile. Le chances di guarigione dipendono primariamente dalla possibilità di ottenere la resecabilità di tutte le sedi di malattia, incluso il tumore primitivo del colon e le lesioni metastatiche. Tale obiettivo è tanto più probabile quanto meno estese e tecnicamente resecabili sono le metastasi. Tuttavia, anche in caso di malattia tecnicamente non resecabile alla diagnosi, rispetto al passato le attuali terapie hanno aumentato significativamente la percentuale di pazienti che vengono riconvertiti ad uno stato di resecabilità. A tal fine, è fondamentale la personalizzazione delle cure oncologiche, ovvero la scelta del miglior trattamento sistemico (in termini di farmaci e dosaggi) per ogni singolo paziente in relazione ai dati istopatologici e alle caratteristiche molecolari del tumore, nonché di altri fattori clinici (tra cui: età, comorbidità, sede del tumore primitivo, predisposizione genetica a sviluppare tossicità da chemioterapici).

Oncologia a Bari