La fibrillazione atriale: il corto circuito del cuore

La fibrillazione atriale: il corto circuito del cuore

Editato da: Veronica Renzi il 05/04/2023

Battiti accelerati possono provocare gravi disagi e rischi per la salute di chi ne soffre. L'ablazione della fibrillazione atriale è l'intervento mininvasivo più indicato per questo tipo di patologia, come ci spiega il Prof. Giuseppe Nasso esperto in Cardiochirurgia a Polistena.

 

Sono più di un milione gli italiani che convivono con questa grave aritmia (una persona su 10 dopo i 65 anni). Questi malati hanno un rischio 5 volte più di alto di incorrere in una grave complicanza, ovvero l’ictus cerebrale.

Che cos’è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è un'aritmia cardiaca che consiste in un'attività irregolare del cuore. All’interno del cuore avviene un corto circuito elettrico che comporta tale battito irregolare. Se trascurato, la fibrillazione atriale può evolversi in un ictus: ciò è dovuto alla probabilità che in un cuore aritmico, quindi fibrillante, si possa formare un coagulo di sangue che, andando in circolo, quando questo arriva al sistema nervoso centrale compromette le funzionalità principali del cervello.

Quali sono i sintomi della fibrillazione atriale?

Generalmente l’aritmia si manifesta clinicamente con l’insorgenza del cardiopalma: il paziente avverte questa irregolarità del battito, avvertito al centro della gola, alla quale si associa anche una difficoltà respiratoria che si chiama dispnea. C’è da dire che a volte la fibrillazione atriale è asintomatica e, purtroppo, può già manifestarsi con la complicanza.

Come viene diagnosticata la fibrillazione atriale?

La conferma della fibrillazione atriale può essere fornita da esami strumentali: prima l’elettrocardiogramma, poi l’ecocardiogramma per valutare possibili complicanze. La terapia inizialmente è farmacologica con antiaritmici e anticoagulanti. Quando la medicina non basta, ovvero nel 50% dei pazienti, l’alternativa è l’ablazione

Che cos’è l’ablazione della fibrillazione atriale?

Attraverso un catetere inserito nell’arteria femorale, si raggiunge il cuore e si eseguono piccole bruciature isolando le zone da cui nasce l’aritmia.
Purtroppo però tale tecnica ha un’efficacia ottimale solo in alcuni gruppi di pazienti. Recentemente sono state sviluppate nuove tecniche di ablazione e di fibrillazione atriale che permettono di raggiungere direttamente il cuore, ad esempio attraverso un piccolo taglio nella parte destra del torace ed inserire il catetere ablatore direttamente sulla parte di cuore interessata senza necessità di doverlo perforare. Ciò permette un’ablazione più duratura, più efficace.

Quando dura l’intervento di ablazione di fibrillazione atriale?

L’intervento dura meno di una ora e per neutralizzare l’aritmia si utilizza la radiofrequenza. Con questa tecnica sono stati raggiunti dei risultati molto buoni, tant’è vero che per oltre il 96% dei pazienti si riesce a risolvere completamente il problema della fibrillazione.

Cardiochirurgia a Polistena