La musica contro il dolore: musicoterapia

La musica contro il dolore: musicoterapia

Editato da: Gloria Conalbi il 25/08/2019

La musica può essere utilizzata come terapia per ottenere un miglioramento della qualità della vita per i malati e per le loro famiglie. Il Dott. Maurizio Grandi, esperto in Oncologia a Torino, ci spiega di più

I benefici della musica sul corpo

Gli effetti (fisiologici) della musica sul corpo umano, mediati attraverso le comunicazioni nervose tra orecchio ed encefalo, influenzano le emozioni e la coscienza. Il nostro cervello necessita di ossigeno e zucchero per svolgere le sue funzioni, ma ancor più di impulsi bioelettrici provenienti dai sistemi recettoriali e sensoriali dell’organismo. IL DNA è circondato da molecole d’acqua; le quattro basi sono dipoli elettrici, associati a copia, per affinità. La doppia elica si muove deformandosi con movimenti rapidi (10- 12 / secondo) e con movimenti lenti, come un oscillatore che risente dello stato (fisiologico o patologico) determinatosi. Emette e riceve vibrazioni: fotoni e fononi.

Gli studi

Uno studio su adolescenti malati di cancro ha dimostrato un aumento di resilienza e interazione sociale dopo sei sessioni di musicoterapia, con scrittura di testi di canzoni e esposizioni a video, in sole tre settimane. I ragazzi e i loro genitori hanno confermato un miglioramento nel modo di affrontare la malattia, nella capacità di adattamento, coesione e comunicazione. Ne consegue un vissuto meno invasivo dei trattamenti chemioradioterapici e una riduzione nella richiesta di analgesici e antinfiammatori (Haase J.,Robb S.).

Uno studio del programma Oncobiology del UFRJ ha esposto una coltura di cellule di neoplasia mammaria alla “Quinta Sinfonia” di Beethoven, osservando, dopo due giorni, una morte del 20% delle cellule di tumore e una riduzione di dimensioni e aggressività delle sopravvissute. Effetti simili sono stati ottenuti con la composizione “Atmospheres” di Ligeti. Per la prima volta una terapia normalmente adottata per problemi psicologici, ha dimostrato effetti diretti sulle cellule (Lestard R. e Capella M.,2016).

Non siamo in grado di identificare quale caratteristica di due sequenze sonore diverse possa avere determinato il risultato, ma sono in corso approfondimenti con ulteriori generi musicali, su diverse linee cellulari, in differenti modalità di ascolto che evidenziano differenze tra il suono surround e le cuffie, MP3 e i CD/vinili, analogico e dialogico. Uno studio che ha considerato l’LCC parametro correlato al Sistema Nervoso ne evidenzia aumento nei Bambini (con relativa riduzione della resistenza cutanea) nell’ascolto dei brani preferiti e nell’0pera 95 di Dvorak «Dal nuovo mondo”, diminuzione nella Sonata n° 2 di Bach, con aumento della resistenza cutanea (Chanda Mona Lisa e Levit David J. The neurochemistry of Music Trends in Cognitive Sciences, Vol. 17, 4, aprile 2013).

Oncologia a Torino