Lo studio dinamico della marcia dell'individuo
Controllare periodicamente la funzionalità dell'apparato locomotore ci permette di prevenire e/o diagnosticare lesioni. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo
In cosa consiste l’analisi dinamica della marcia?
L’analisi dinamica della marcia, conosciuta anche come valutazione biomeccanica della camminata, è uno studio dettagliato dei modelli di andatura di un individuo per ottenere dati che ci permettano di prevenire e trattare determinate patologie dell’apparato locomotore.
Questa analisi coinvolge l'utilizzo di strumenti avanzati, come piattaforme di forza e sistemi di motion capture, per registrare e analizzare in dettaglio i movimenti durante la camminata.
Durante l'esame, il paziente viene fatto camminare su una superficie adatta mentre i sensori registrano i dati relativi a parametri come la distribuzione del peso corporeo, l'angolo delle articolazioni e la forza esercitata sul terreno. Pertanto, questa valutazione dinamica fornisce preziose informazioni ai professionisti della traumatologia per diagnosticare e trattare efficacemente problemi ortopedici e muscolari, nonché per sviluppare piani di riabilitazione personalizzati.
Chi deve fare quest'analisi e ogni quanto tempo?
L’analisi dinamica della marcia appartiene ad un ambito multidisciplinare.
Può effettuarlo un traumatologo o un medico sportivo, ma rientra anche nel campo della podologia e della fisioterapia, dipende dal fatto che il paziente possa o no praticare sport e da che patologia si sta trattando.
Per quanto riguarda la frequenza, si raccomanda una volta l’anno, soprattutto se questa persona ha abitudini sportive rilevanti.
Che lesioni può evitare questo tipo di analisi?
L’analisi dinamica della marcia ci permette soprattutto di prevenire e diagnosticare lesioni da sovraccarico, lesioni di origine biomeccanica causate dalla ripetizione di un gesto come:
- la tendinite;
- le lesioni muscolari croniche;
- le lesioni articolari;
- le lesioni della cartilagine che hanno origine da un erroneo allineamento delle estremità inferiori in un gran numero di casi.