Malattia Pilonidale: cosa aspettarsi dopo l’intervento?

Malattia Pilonidale: cosa aspettarsi dopo l’intervento?

Editato da: Marta Buonomano il 25/01/2021

Dopo aver visto cosa prevede l’intervento chirurgico di asportazione di MP, il nostro esperto in Chirurgia Generale a Modena, il Dott. Andrea Marazzi, ci spiega cosa dobbiamo aspettarci della fase di recupero

MP: cosa prevede il postintervento?

uomo feliceLa gestione a seguito dell’intervento varia in base al tipo di tecnica eseguita (tradizionale o mininvasiva, come quella di Bascom-Gips). In generale, è sempre consigliato inviare in laboratorio dei prelievi bioptici per sottoporli ad esame istologico. In caso di intervento con tecnica tradizionale, sarà necessario medicare la ferita per almeno 10 settimane per garantirne una corretta guarigione; mentre in caso di tecnica chiusa la guarigione avverrà in circa 15-20 giorni, purché non si verifichi la deiscenza della ferita (ossia la sua riapertura). Questa rappresenta purtroppo una complicanza molto comune della MP, soprattutto nel caso in cui non vengano confezionati i lembi. D’altra parte, il dolore postoperatorio è proporzionale alla tensione dei punti di sutura (maggiore è la tensione, più probabilità ci sono che si verifichi la deiscenza della ferita). Inoltre, in caso di tecnica chiusa si ha un rischio di recidiva maggiore (10-30%).

In ogni caso, sia in caso di tecniche open che mininvasive sarà necessaria un’accurata gestione della ferita, consistente in irrigazioni da effettuare 2 o più volte al giorno, con il supporto del telefono della doccia o di apparecchi elettronici per getto di acqua. Sarà inoltre necessario limitare le attività sportive se queste coinvolgono la regione sacrococcigea (es. ciclismo, equitazione, canottaggio, ecc.).

Recidiva di MP: di cosa si tratta?

La recidiva è un’eventualità molto alta nella cura di una MP, indipendentemente dalla sua localizzazione originale o dal tipo di intervento eseguito. I fattori che possono determinare una recidiva di MP sono:

  • Estensione;
  • Gravità;
  • Complessità;
  • MP già recidivata;
  • Grado di irsutismo nel paziente;
  • Tipo di gestione postoperatoria (a domicilio, in ambulatorio);
  • Attività fisiche, sportive, occupazionali svolte dal paziente;
  • Condizioni igienico-sanitarie locali.

Inoltre, è possibile distinguere 3 tipi di recidiva:

  • Recidiva precoce / Persistenza della malattia;
  • Nuova localizzazione (comune negli interventi mininvasivi);
  • Recidiva vera (si presenza a distanza di mesi o anni, nella stessa zona della prima MP).

Intervento di asportazione della Malattia Pilonidale: quali sono le possibili complicanze?

  • donna sedutaRecidiva;
  • Emorragia, ematoma;
  • Persistenza della malattia;
  • Seroma cronico;
  • Infezione;
  • Ritardata o mancata guarigione della ferita / deiscenza della ferita;
  • Dolore postoperatorio (cronico o acuto);
  • Ritenzione urinaria;
  • Cicatrizzazione irregolare;
  • Allergia o intolleranza al materiale anestetico.

È possibile prevenire la Malattia Pilonidale?

Innanzitutto è necessario seguire delle buoni abitudini e stili di vita così da evitare l’insorgere di questa condizione, evitando anche traumi e microtraumi ripetuti della zona sacro-coccigea. Inoltre, non appena si notano sintomi di MP, la zona deve essere accuratamente pulita e depilata facendo uso anche di detergenti specifici e non aggressivi. Infine, è stata scientificamente documentata l’efficacia dell’epilazione definitiva ner ridurre la percentuale di recidive post-operatorie.

Chirurgia Generale a Cavalese