MIVAT, RATTS e TOETVA: ecco la chirurgia mininvasiva o con accesso remoto della tiroide

MIVAT, RATTS e TOETVA: ecco la chirurgia mininvasiva o con accesso remoto della tiroide

Editato da: Marta Buonomano il 03/04/2019

Il Prof. Mario Testini, esperto in Chirurgia Generale a Bari, ci parla della chirurgia mininvasiva della tiroide

Che cosa s’intende per MIVAT, TOETVA e RATTS?

Per MIVAT (Mini-Invasive Video-Assisted Thyroidectomy) si intende una tiroidectomia totale o parziale (loboistmectomia), quest’ultima da riservare a casi selezionati e condivisi con l’endocrinologo e il paziente come il nodulo unico iperfunzionante, eseguita mediante una incisione effettuata con assistenza di videocamera nella regione del collo di 1.5 cm, a differenza della standard di 4-5 cm.

Per TOETVA (Trans-Oral Endoscopic Thyroidectomy Vestibular Approach), invece, si intende una tiroidectomia eseguita mediante accesso dal cavo orale al di dietro del labbro inferiore.

Infine, per RATTS (Robotic Assisted Thyroidectomy transaxillary Thyroid Surgery) si intende una tiroidectomia parziale o totale eseguita mediante l’ausilio del robot per via trans-ascellare monolaterale.

In cosa consistono queste tecniche?

Queste tecniche sono nate con il fine di ridurre al minimo possibile la cicatrice sul collo (MIVAT) o addirittura di consentire l’asportazione della ghiandola da un accesso lontano dal collo (cavo orale nella TOETVA o ascella nella RATTS), senza cicatrice sullo stesso ma con la stessa in una regione non visibile. Per la TOETVA e RATTS, la durata è generalmente superiore alla tecnica tradizionale (taglio standard di 4-5 cm) ma inversamente proporzionale all’esperienza dell’operatore (più lunga all’inizio dell’esperienza, quasi sovrapponibile dopo un certo numero di casi); per la MIVAT, invece è sovrapponibile alla tradizionale. Non ci sono differenze nella preparazione del paziente tra le tre tecniche e la standard.

Quando sono indicate?

Queste tecniche possono essere realizzabili in centri ad alto volume chirurgico specifico e sono realizzabili in casi selezionati (tiroidi non particolarmente voluminose, assenza di necessità di linfadenectomie estese in presenza di tumori che abbiano già interessato i linfonodi del collo) che non superano il 25% delle indicazioni.

Quali sono i vantaggi di questa tecnica?

I vantaggi di queste tecniche sono principalmente estetici, consentendo al paziente o alla paziente di avere una cicatrice quasi inesistente nella regione del collo o addirittura di averla in zone non visibili all’esterno (cavo orale e ascella). Non esistono svantaggi.

In cosa consiste il recupero postintervento?

Il recupero post-operatorio (in media un paio di giorni) è esattamente sovrapponibile a quello della tecnica standard. Il paziente si alza, si alimenta normalmente (nella TOETVA è presente un minimo di attenzione al cibo, essendo l’incisione nel cavo orale, ma solo per brevissimo tempo) e teoricamente potrebbe essere dimesso già dal giorno successivo all’intervento. Generalmente, per controllare l’assenza di insorgenza di complicazioni (ipocalcemia, paresi di una corda vocale, emorragia), si procrastina la dimissione alla seconda giornata post-operatoria. In caso di insorgenza di potenziali complicazioni, molto rare in centri dedicati a questa chirurgia, la degenza può allungarsi.

Chirurgia Generale a Bari