Non ne posso più, il mal di schiena mi affligge!

Non ne posso più, il mal di schiena mi affligge!

Editato da: Veronica Renzi il 11/04/2023

Il dolore alla schiena è un disturbo comune a molte persone e, in molti casi, può diventare una patologia cronica. Ce lo spiega la Dott.ssa Cecilia Di Biagio, esperta in Fisiatria a Roma

Cos’è la rachialgia cronica?

Per rachialgia cronica si intende un dolore che interessa la colonna vertebrale nel suo insieme per un periodo di almeno 12 settimane, equivalente a 3 mesi. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza di questa patologia non è associata ad una singola causa specifica, ma può derivare dall’interazione di diversi fattori, per esempio:

In alcuni casi, invece, la rachialgia cronica può derivare da specifici disturbi di tipo infiammatorio (fibromialgia, spondilite anchilosante, ecc.), o da altre patologie (crolli vertebrali di tipo osteoporotico, morbo di Parkinson e parkinsonismi, ecc.).

Quali possono essere le cause più comuni di questa patologia?

La rachialgia cronica si presenta spesso come conseguenza di una cervicalgia, dorsalgia o lombalgia cronica mal gestita che determina dei compensi ai livelli superiori e/o inferiori in modo progressivo, fino ad interessare l’intera colonna vertebrale.

Inoltre, esistono delle casistiche in cui lo stile di vita moderno del paziente risulta essere un’ulteriore conseguenza dell’insorgere di questa patologia, per esempio:

  • Il paziente trascorre molto tempo in posizione seduta davanti a postazioni di lavoro non ergonomiche;
  • Il paziente assume una postura sbagliata davanti a postazioni PC casalinghe, la TV, il cellulare e il Tablet;
  • Periodi di inattività prolungata;
  • Esecuzione di sforzi eccessivi senza l’adeguata preparazione fisica e/o l’uso di ausili adeguati;
  • Lo stress emotivo.

Questi fattori possono comportare l’insorgenza di alterazioni posturali e anatomiche che, se non ben gestite, possono portare nel tempo allo sviluppo di una rachialgia cronica.

Come si diagnostica una rachialgia?

Nelle forme più comuni di rachialgia cronica un’attenta visita medica e una radiografia della colonna nelle 2 proiezioni standard è sufficiente a stabilire la causa e il corretto trattamento riabilitativo e farmacologico. In caso di dubbi diagnostici verranno richieste dallo specialista, di volta in volta, ulteriori esami specifici.

Infine, è importante sottolineare l’importanza della partecipazione del paziente nella gestione della rachialgia anche nei mesi successivi al trattamento con il fisioterapista, al fine di migliorare i risultati raggiunti durante la riabilitazione.

Fisiatria a Roma