Onde d’urto: il loro utilizzo in Ortopedia II

Onde d’urto: il loro utilizzo in Ortopedia II

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

Il Prof. Valerio Sansone, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Milano, ci spiega in cosa consiste il trattamento con le onde d’urto in campo Ortopedico, quale medico lo può consigliare e quali sono i vantaggi

 

 

Caratteristiche del trattamento per i tessuti molli

 

Per i tessuti molli (tendini e legamenti), sono di solito necessarie almeno tre sedute di trattamento con le onde d'urto (una alla settimana). L’intervallo fra i trattamenti serve al tessuto per reagire e rigenerarsi.

Al termine del ciclo, potrebbe volerci qualche settimana per osservare i risultati definitivi della terapia.

Il trattamento con le onde d'urto non è particolarmente doloroso, ma a volte potrebbe essere necessario eseguire un’anestesia locale durante i trattamenti ad alta energia sulle ossa. Un’altra soluzione sarebbe prendere un analgesico prima del trattamento.

Quando si applicano livelli di energia elevati, l’intensità di stimolazione viene aumentata gradualmente, per far sì che le terminazioni sensitive possano adattarsi e il paziente possa meglio tollerare il trattamento.

 

 

Quale medico le può consigliare?

 

Prima di eseguire il trattamento, bisogna valutare la condizione clinica del paziente, le eventuali controindicazioni e l’effettiva necessità del trattamento, che può essere proposto dall’ortopedico, dal fisiatra, dal medico dello sport e dallo stesso medico di base.

 

Chi non può sottoporsi al trattamento?

 

I pazienti che soffrono, o hanno sofferto, di neoplasie nella sede da trattare e gli adolescenti con cartilagini di accrescimento non dovrebbero sottoporsi al trattamento.

Per quanto riguarda i pazienti portatori di pace-maker, invece, bisogna fare attenzione al tipo di litotritore utilizzato. Ad esempio, i generatori elettromagnetici potrebbero interferire con il funzionamento del dispositivo cardiaco.

 

 

Che effetti producono?

 

Gli effetti prodotti sono:

 

  • Effetto antidolorifico, anche immediato: sia perché si contrastano le infiammazioni in corso, sia perché si agisce sulle fibre nervose che trasmettono il dolore.
  • Effetto antinfiammatorio;
  • Aumento della microcircolazione sanguigna;
  • Produzione di molecole note come “fattori di crescita”, che stimolano la formazione locale di nuovi vasi sanguigni. Ciò comporta una migliore ossigenazione e rigenerazione dei tessuti.

 

 

Quali sono i vantaggi?

 

  • Il risultato è simile a quello di un intervento chirurgico, ma senza intervenire in modo invasivo sul paziente.
  • Non è necessario un periodo di convalescenza.
  • I tempi del trattamento sono molto brevi: diverse patologie che colpiscono i tendini, e che durano da molti anni, vengono risolte nel giro di due/tre mesi.
  • Le onde d’urto ad alta energia sono in grado di avviare i processi di guarigione dell’osso.
  • Anche quando la patologia dell’osso è legata a disturbi vascolari (es. osteonecrosi o edema osseo subcondrale), le onde d’urto svolgono un’azione rigenerativa.
  • Si arriva alla guarigione completa nel 70% dei casi.
  • Non ci sono effetti collaterali.

 

 

L’impiego delle onde d’urto va sempre valutato caso per caso. Se ci si affida ad uno specialista competente, possono rappresentare una valida alternativa all’intervento chirurgico.

Ortopedia e Traumatologia a Milano