Parkinson: conoscere la malattia

Parkinson: conoscere la malattia

Editato da: Sharon Campolongo il 05/05/2023

La Prof.ssa Elisabetta Signoriello, esperta in Neurologia, ci parla della malattia di Parkinson: ci spiega cos’è, come incide sulla vita del paziente malato e come si riconosce

Cos’è la malattia di Parkinson?

La malattia di Parkinson è una malattia degenerativa cronica del sistema nervoso centrale, che coinvolge in particolare i nuclei della base. Questi hanno un ruolo fondamentale nella programmazione del movimento. I nuclei della base sono riccamente innervati da una sostanza chimica, un neurotrasmettitore che si chiama Dopamina, la quale manca nei pazienti parkinsoniani in più dell’80% della sua concentrazione.

La causa della malattia di Parkinson è attualmente sconosciuta, tanto è vero che si parla di “malattia di Parkinson idiopatica”. Tuttavia, esistono alcune forme genetiche di Parkinson, e a questo proposito è da ricordare che i parenti di I° grado di pazienti parkinsoniani hanno una possibilità di avere la malattia del 30% superiore a pazienti che non hanno parenti affetti da Parkinson.

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Parkinson: quali sono le conseguenze sulla persona?

La malattia di Parkinson determina un peggioramento della qualità di vita del paziente, in particolare riducendone l'autonomia motoria negli atti quotidiani della vita di relazione. Ciò è dovuto alla presenza dei sintomi della malattia di Parkinson, fra i quali il più conosciuto è il tremore.

Il tremore del Parkinson è un tremore particolare: è un tremore a riposo che esordisce prevalentemente in modo monolaterale e scompare durante il sonno. È un tremore che spesso è fonte di diagnosi errata, in quanto viene confuso con altri tipi di tremore presenti nelle patologie neurologiche.

 

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La diagnosi del Parkinson

La diagnosi della malattia di Parkinson è una diagnosi eminentemente clinica. In letteratura è descritta una latenza di diagnosi fra l'esordio dei sintomi e la diagnosi stessa di più di 2 anni. Questa latenza di diagnosi determina una prognosi non positiva per la malattia stessa, ed è quindi fondamentale fare una diagnosi più tempestiva possibile della malattia.

La diagnosi si basa essenzialmente sulla semeiotica, sulla ricerca dei segni e sintomi della malattia stessa. Si deve tenere presente la possibilità di avere alcuni errori diagnostici, ad esempio confondere la malattia con alcuni disturbi depressivi. In effetti, la malattia di Parkinson spesso esordisce con una deflessione del tono dell'umore, mentre è invece spesso assente il tremore. L’apatia, l'abulia e anche la rallentamento della marcia possono essere dei sintomi che contraddistinguono la malattia di Parkinson.

Curare la malattia di Parkinson

La terapia della malattia di Parkinson è una terapia sintomatica: non conoscendo la causa della malattia non siamo in grado di guarirla, ma con i farmaci attualmente disponibili siamo in grado di rallentare la progressione della malattia.

La terapia della malattia di Parkinson deve essere personalizzata per ogni singolo paziente, valutando l'età di esordio, la severità della malattia e la necessità nella vita di relazione del paziente stesso.

 

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