Prevenzione dei tumori mediante diagnostica radiologica

Prevenzione dei tumori mediante diagnostica radiologica

Editato da: Marta Buonomano il 04/02/2022

Quali sono i test di screening utilizzati per diagnosticare precocemente eventuali patologie neoplastiche? Ce lo spiega il Prof. Daniele Regge, esperto in Radiologia

I test di screening salvano la vita

I test di screening per individuare cellule tumorali prima che evolvano in veri e propri tumori sono diventati oggi uno strumento cruciale per la lotta ai tumori che interessano vari organi. Sono indicati per tutti quei soggetti che abbiano familiarità con un particolare carcinoma, abbiano superato una certa età o che per varie ragioni siano considerati a rischio e consentono agli specialisti di intervenire con terapie mirate e meno invasive e di avere risultati positivi. Alcuni di essi, si pensi al PAP test per il tumore al collo uterino o al test dei valori PSA per la prostata, si basano sull’analisi in laboratorio di campioni di cellule, ma i più utilizzati sono senza dubbio i test di diagnosi per immagini. Di seguito analizziamo i test più utilizzati per la prevenzione dei tumori.

Tomografia Assiale Computerizzata

TACLa tomografia assiale computerizzata (TAC) a basso dosaggio è indicata nella diagnosi del tumore al polmone in quei soggetti considerati a rischio, ovvero coloro che abbiano superato i 45 anni e che siano stati fumatori per molti anni. Dalle ricerche svolte oltreoceano è infatti risultato che grazie a questo test di screening le possibilità di individuare formazioni pre-tumorali quali noduli benigni e dunque trattarli riduce significativamente la mortalità della patologia. A differenza di altre tipologie di test che utilizzano i raggi X, la tecnica TAC a basso dosaggio consente di essere effettuata ripetutamente con un rischio minore rispetto ai possibili benefici di diagnosi tumorale precoce.

La colonscopia virtuale

La colonscopia virtuale è un test che si effettua tramite tomografia assiale computerizzata per analizzare il colon nella sua interezza. L’esame mima un’endoscopia ricreando le immagini dell’organo interessato con il macchinario. Dal momento che l’indagine si esegue distendendo le pareti del colon con aria inserita attraverso una piccola sonda rettale e non necessita né l’apertura né l’inserimento di cateteri direttamente nell’organo, la pulizia che deve essere eseguita prima dell’esame può essere meno approfondita. Non facendo uso di mezzi di contrasto, ne radiazioni eccessive il test non è considerato invasivo. La colonscopia virtuale si rivela tanto efficace quanto la colonscopia ottica per rintracciare le formazioni tumorali precoci di dimensioni superiori a 5 mm. Nel corso dell’indagine lo specialista eseguirà due scansioni TAC al paziente in posizione prona e supina e successivamente le immagini ottenute saranno analizzate accuratamente per rintracciare potenziali anomalie. L’indagine è considerata tanto affidabile che viene oggi eseguita in molte regioni italiane come protocollo standard di screening per i tumori al colon.

L’ecografia

Ecografia della tiroideL’ecografia è una delle tecniche diagnostiche per immagini più utilizzata in assoluto grazie alla sua applicazione quasi universale. L’ecografia è infatti in grado di fornire immagini di tessuti, organi e liquidi. Si basa sull’utilizzo di ultrasuoni che colpiscono l’organo da controllare e che al ritorno al macchinario producono un’immagine dettagliata dell’area. L’ecografia è un esame ormai di routine con il quale si possono rintracciare precocemente i tumori al fegato, in particolare per quei pazienti che già soffrono di cirrosi o epatite, reni, vescica, prostata, organi genitali, in particolare il tumore al seno e potenzialmente ogni area ad esclusione delle ossa, per le quali si ricorre ai raggi X.

La risonanza magnetica

Impiegata fin dagli anni ’80 inizialmente per l’individuazione di patologie a carico del midollo spinale e dell’encefalo è diventata oggi ampiamente utilizzata per rintracciare problematiche in qualsiasi organo o tessuto, ossa incluse. La risonanza magnetica, che non fa uso di onde ionizzanti né mezzi di contrasto è un esame non invasivo che, grazie ai moderni macchinari, ha anche tempistiche molto ridotte (circa 20 minuti) rispetto al passato. Il macchinario è in grado di produrre immagini 3D dell’area catturando i movimenti delle molecole e degli spazi extracellulari e grazie alla precisione delle stesse è possibile identificare qualsiasi formazione cellulare anomala. La risonanza magnetica rappresenta quindi un potente test di screening nella lotta contro i tumori.

Radiologia a Torino