Protesi d’anca: quando è indicata?

Protesi d’anca: quando è indicata?

Editato da: Sharon Campolongo il 30/01/2023

Grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali utilizzati in ambito medico, l’Ortopedico ha a disposizione tecniche chirurgiche sempre più avanzate e materiali sempre più resistenti e con coefficienti di usura bassissimi. Ciò porta ad una sopravvivenza della protesi estremamente lunga, ossia di almeno 20 anni. Approfondiamo il tema della protesi d’anca insieme al Dott. Amerigo Menghi, specialista in Ortopedia e Traumatologia

Quali condizioni o patologie implicano il ricorso alla chirurgia protesica d’anca?

L’anca è un’articolazione che congiunge il bacino e gli arti inferiori. È formata dalla cavità acetabolare e dalla testa del femore.

Come tutte le articolazioni può essere interessata dall’artrosi, patologia degenerativa che porta alla progressiva usura della cartilagine articolare.

Generalmente, l’artrosi dell’anca è di natura primaria, anche se in alcuni casi le cause possono essere una displasia o l’esito di un trauma a carico della testa del femore o dell’acetabolo. Invece, meno frequentemente risulta essere conseguenza di patologie reumatiche.

L’artrosi causa l’usura della cartilagine articolare, provocando dolore ingravescente e limitazione del movimento dell’articolazione stessa. Pertanto, il paziente perde progressivamente la capacità di allacciarsi le scarpe, di accovacciarsi e di sedersi comodamente.

Tale sintomatologia determina una grave compromissione della qualità di vita del paziente, che si vede costretto a rivolgersi all’Ortopedico, che potrà consigliare l’impianto di una protesi d’anca.

Da quale età è possibile sottoporsi ad intervento di protesi d’anca?

Non esiste l’età ideale per sottoporsi all’intervento. In linea di principio, avendo una durata limitata nel tempo (seppure lunga), sarebbe auspicabile rimandare l’intervento più possibile.ragazzo che fa esercizi di bacino

Tuttavia, il decadimento della qualità della vita dei pazienti prima dell’intervento ed i risultati funzionali eccellenti ormai raggiungibili rendono l’intervento eseguibile a qualsiasi età.

Quali sono le possibili complicanze di questo tipo di intervento?

Le protesi d’anca sono in titanio e ceramica; non esiste pertanto il “rigetto”.

Le complicanze associate all’intervento sono costituite dal rischio di lussazione della protesi e dall’infezione. Entrambe fortunatamente hanno una incidenza estremamente bassa.

Quali attività fisiche è possibile svolgere durante il periodo riabilitativo?

Come detto in precedenza, i risultati funzionali sono eccellenti.

Il paziente torna ad un livello di qualità della vita paragonabile alla normalità.

Gli sport sono assolutamente consigliati con raccomandazione di evitare quelli da contatto o ad alto rischio di trauma ad alta energia come:

  • Calcio
  • Rugby
  • Paracadutismo
  • Sci
Ortopedia e Traumatologia a Roma