Protesi del ginocchio: cosa c’è da sapere?

Protesi del ginocchio: cosa c’è da sapere?

Editato da: Claudia Serra il 04/04/2023

Il Dott. Gustavo Alberto Zanoli, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Ferrara, ci parla della protesi del ginocchio, di come avviene l’intervento e di quali sono le controindicazioni

Protesi del ginocchio: di cosa si tratta?

L’intervento di protesi di ginocchio è indicato in quei casi in cui la patologia articolare comporta un danno alla funzione dell’articolazione, tale da compromettere la qualità della vita del paziente causando dolore e compromettendone la funzionalità. 

Quali patologie possono portare alla necessità di una protesi al ginocchio?

La patologia più frequente è l’artrosi del ginocchio, ma possono esserci altre cause preesistenti come traumi, fratture, malattie infiammatorie, infezioni e necrosi. In tutti i casi, prima di prendere una decisione chirurgica così importante e definitiva, è indispensabile assicurarsi che siano stati fatti tutti i tentativi per migliorare la sintomatologia. Ci si deve prima essere affidati a cure adeguate e basate su evidenze scientifiche, come fisioterapia, esercizi, farmaci, infiltrazioni.

Tuttavia, a oggi, nessuna cura può guarire completamente il problema e in molti casi prima o poi si arriva alla decisione di impiantare una protesi.

medico che controlla protesi al ginocchio

Esistono controindicazioni alla protesi?

In tutte le statistiche internazionali rimangono fino a un 20% di pazienti non completamente soddisfatti, che lamentano qualche problema (di solito gestibile) nonostante non ci siano apparenti problemi con la protesi. Per questo motivo si continua a fare ricerca e a migliorare il processo. È importante discutere con il proprio chirurgo questi aspetti e diffidare di chi propone un facile successo assicurato. Fondamentale, poi, è una buona riabilitazione postoperatoria che possibilmente va iniziata anche prima dell’intervento, per esempio con esercizi mirati o affrontando un calo di peso.

Le protesi non sono eterne: possono esserci delle complicanze, come ad esempio un’infezione, che ne riducono moltissimo la durata. Per questo, presso i centri in cui lavoro monitoriamo le infezioni con un protocollo dedicato e sappiamo che sono, per fortuna, molto rare. Escludendo le complicanze maggiori, è possibile che le protesi durino molto a lungo: 10, 15, 20 anni e oltre. Dipende molto anche dall’uso: la ricerca scientifica ci dice che le persone giovani e attive che, purtroppo, devono sottoporsi a un intervento precoce usureranno più velocemente la protesi. Quindi, anche se è possibile in molti casi riprendere un’attività fisica anche sportiva dopo l’intervento, è bene sapere che le attività ad alto impatto come la corsa sottopongono l’impianto a maggiori sollecitazioni, aumentando verosimilmente il rischio di un ulteriore intervento.

Come avviene l’intervento?

Si tratta di un intervento mediamente impegnativo ed è necessario che il paziente sia in buone condizioni di salute per poter affrontare la chirurgia: prima di sottoporsi a un intervento la nostra équipe di anestesisti e internisti verificherà il rischio operatorio con opportuni accertamenti.

Esistono diverse tipologie di protesi di ginocchio, a seconda del tipo di patologia e della gravità del danno articolare. La più comunemente usata è l’artroprotesi totale, che va a sostituire la cartilagine danneggiata in tutto il ginocchio. Più raramente si possono usare protesi monocompartimentali quando il danno è irreparabile ma circoscritto a una sola zona come ad esempio il versante mediale, ovvero il lato interno del ginocchio.

Le protesi di ginocchio esistono da moltissimi anni: il primo registro protesico, quello svedese, è partito nel 1975. Solo negli ultimi 20 anni, però, la tecnologia è molto migliorata e si è arrivati a ottenere risultati riproducibili e soddisfacenti nella maggior parte dei pazienti.

Ortopedia e Traumatologia a Ferrara