Protesi dentali in pazienti oncologici

Protesi dentali in pazienti oncologici

Editato da: Veronica Renzi il 15/01/2024

In questo articolo parliamo di impianti dentali. Cosa sono, come funzionano e chi può beneficiarne? Riponde ai nostri dubbi il Prof. Massimo Simion, esperto in Odontoiatria a Milano

Cosa sono gli impianti dentali e come si posizionano?

Gli impianti dentali rappresentano strutture in titanio puro, frequentemente rivestite con sostanze che promuovono l'adesione dell'impianto all'osso. Questi impianti hanno la forma di viti e vengono inseriti nelle zone edentule del mascellare, sia superiore che inferiore, attraverso una tecnica chirurgica consolidata.

Quali sono i vantaggi degli impianti rispetto alle corone o ponti?

In confronto alle corone o ai ponti, gli impianti dentali offrono vantaggi significativi, specialmente nei pazienti parzialmente edentuli. Essi evitano la necessità di intervenire sui denti adiacenti, garantendo quindi un approccio meno invasivo. Gli impianti permettono inoltre l'installazione di protesi fisse, che offrono un comfort superiore e non influiscono negativamente sulla masticazione.

Possono beneficiare di questi impianti anche i pazienti oncologici?

Chi ha affrontato procedure oncologiche al mascellare o alla mandibola può comunque beneficiare degli impianti dentali. La tipologia di impianti utilizzata in questi pazienti non differisce da quella utilizzata per individui senza una storia oncologica.

Gli impianti possono essere ancorati sia all'osso residuo sano sia a lembi ossei microvascolari utilizzati per la ricostruzione ossea post-chirurgica.

Come cambia il trattamento per i pazienti oncologici?

Il processo di inserimento degli impianti è sostanzialmente lo stesso sia per pazienti standard che per pazienti oncologici. Nei casi in cui la radioterapia è stata applicata, è essenziale tenere conto degli effetti di tale terapia sull'osso e sui tessuti molli. Gli effetti della radioterapia possono manifestarsi sia subito dopo il trattamento sia a distanza di tempo. Nonostante ciò, se gli impianti sono inseriti in concomitanza con la chirurgia oncologica, spesso si ottiene un'osteointegrazione prima che gli effetti tardivi della radioterapia diventino manifesti.

La percentuale di osteointegrazione è la stessa che nei pazienti standard?

Riguardo all'osteointegrazione, la percentuale di successo in pazienti oncologici è leggermente inferiore rispetto ai pazienti non oncologici. Ad esempio, in pazienti operati con lembi di cresta iliaca o l'osso residuo, l'osteointegrazione avviene nel 94-95% dei casi. Tuttavia, in pazienti sottoposti a ricostruzione con lembi di perone o scapola, questa percentuale scende al 92% se gli impianti sono inseriti entro 18 mesi dalla conclusione della radioterapia.

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