Pseudo strabismo e trattamento dello strabismo

Pseudo strabismo e trattamento dello strabismo

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

Alcune dismorfie del viso possono sfociare nel cosiddetto strabismo. Tuttavia, una volta eseguiti gli esami approfonditi, tramite analisi della posizione dei riflessi corneali o il cover test, si evidenzia il perfetto allineamento degli occhi. Le cause più frequenti dello pseudostrabismo sono l’epicanto, che simula uno strabismo convergente, e l’ipertelorismo, che, invece, indica uno strabismo divergente. Di seguito parliamo delle tipologie di strabismo e di come trattarlo insieme al nostro esperto in Oculistica

Le tipologie dello strabismo

Lo strabismo può essere classificato seguendo vari criteri. Se si considera la direzione della deviazione gli strabismi possono essere convergenti (esotropia), divergenti (exotropia), verticali, obliqui o torsionali. Secondo la variazione della deviazione, si manifestano strabismi concomitanti o non concomitanti e la forma più diffusa è lo strabismo paralitico. Se, invece, si considera la costanza della deviazione si parla di strabismi costanti o intermittenti. Inoltre, se tale patologia riguarda solamente un occhio, si parla di strabismo monoculare e di strabismo alternante se riguarda entrambi.

 

Trattamento degli strabismi

Per poter ottenere un buon risultato anatomico e funzionale nel trattamento dello strabismo la diagnosi precoce risulta di fondamentale importanza. In tal caso, la maggior parte dei quadri clinici vengono risolti mediante correzioni ottiche, occlusione o chirurgia. I complessi trattamenti basati su interminabili sessioni di esercizi pleottici e ortottici sono ormai caduti in disuso. La correzione ottica dev’essere applicata in maniera costante e viene accettata di buon grado dal bambino solo se la famiglia non si oppone a tale trattamento. A tal proposito, bisogna sottolineare che gli occhiali infrangibili non rappresentano alcun rischio per l’occhio, anche in casi di traumi accidentali, ma rappresentano persino un ottimo strumento di protezione oculare. Per quanto riguarda l’occlusione dell’occhio, questa terapia va seguita senza interruzioni e i metodi variano in base al grado di ambliopia (il cosiddetto ‘occhio pigro’) e all’età del bambino. Il trattamento chirurgico, infine, va realizzato con molto anticipo, ovvero entro i primi due anni nei casi di esotropia congenita. Nei casi di strabismo acquisito, l’intervento chirurgico avviene una volta appurato l’insuccesso della correzione ottica. Generalmente, l’ospedalizzazione prevede una sola giornata di ricovero e, dopo 3-4 giorni, il bambino potrà tornare alle attività quotidiane.

 

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