Quando bisogna preoccuparsi di un soffio cardiaco?

Quando bisogna preoccuparsi di un soffio cardiaco?

Editato da: Marta Buonomano il 15/10/2020

La nostra esperta in Cardiologia Pediatrica a Napoli, la Prof.ssa Maria Giovanna Russo, ci spiega che non sempre il soffio cardiaco sta ad indicare una malattia di cuore

Il soffio cardiaco è sempre espressione di malattia?

Il soffio cardiaco è un rumore udibile attraverso l’ascoltazione del cuore. La prima distinzione che occorre fare è che questo “rumore” può essere l’espressione clinica di una patologia cardiaca oppure semplicemente un suono non dovuto ad alcuna malattia di cuore sottostante.

madre e figlioQuesto secondo caso è quello di gran lunga più frequente: si tratta del soffio “innocente”, cioè appunto non patologico: un soffio presente nel 60-70% dei bambini assolutamente sani, che faremmo meglio a descrivere come appunto un semplice suono o rumore perché la sola parola soffio evoca nell’immaginario collettivo una malattia! Questo rumore, per gli addetti ai lavori, è sempre udibile durante la sistole ventricolare, non ha mai un’intensità superiore ai 2/6 della scala Levine, varia con il decubito e non si irradia. All’esame obiettivo del cuore durante la visita pediatrica non sempre è scontato distinguere un soffio innocente da un soffio patologico e quindi, ove vi siano perplessità, l’esecuzione di un esame ecocardiografico dirime ogni dubbio. Quello che però è importante sottolineare, per evitare inutili sprechi di risorse e soprattutto per far vivere serenamente i genitori, è che una volta stabilito all’esame ecocardiografico color doppler che il soffio è innocente, non bisogna assolutamente ripetere il controllo ecocardiografico perché, come suddetto, se il rumore che il pediatra ha ascoltato non è dovuto ad alcuna malattia è ovvio che non necessita di ulteriori controlli cardiologici.

Da cosa può essere causato un soffio cardiaco?

Il soffio cardiaco può essere l’espressione clinica di una malformazione congenita o acquisita nel cuore. I soffi patologici possono essere sistolici e cioè essere udibili durante la fase di espulsione del sangue dai ventricoli alle arterie che emergono da essi, oppure diastolici e cioè udibili durante la fase di riempimento dei ventricoli. Possono essere rumori generati da passaggio di sangue attraverso comunicazioni anomale tra le sezioni destre e quelle sinistre del cuore, possono essere generati da passaggio del sangue attraverso valvole cardiache più “strette” del normale o che non si chiudono perfettamente, possono essere anche generati da restringimenti fuori dal cuore come ad esempio nell’aorta.

All’ascoltazione del cuore i soffi patologici possono essere udibili in un punto preciso della cosiddetta “aia cardiaca” con un’intensità maggiore, ma dal quel punto il rumore si può percepire anche in altri punti e questo fenomeno si definisce irradiazione. Anche l’intensità del rumore nei soffi patologici è spesso più forte di quella dei soffi innocenti.

In conclusione, la presenza di un soffio al cuore è molto frequente in età pediatrica e molto spesso non è un sinonimo di malattia. Spetta al pediatra la decisione di approfondire o meno questo reperto clinico ed al cardiologo pediatra la diagnosi e la rassicurazione delle famiglie in caso di…suono innocente!

Cardiologia pediatrica a Napoli