Risonanza Magnetica per il tumore al seno: quanto è importante?

Risonanza Magnetica per il tumore al seno: quanto è importante?

Top Doctors
La redazione di Top Doctors
Top Doctors
Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Sharon Campolongo il 04/07/2022

La Risonanza Magnetica è una tecnica diagnostica importante e che può essere utilizzata anche in ambito senologico per approfondire le lesioni mammarie. Approfondiamo questo tema con il Dott. Daniele La Forgia, specialista in Diagnostica per Immagini e Senologia a Bari, che esegue questa tecnica da oltre 20 anni cioè dalla sua formazione presso la Scuola Genovese, una tra le prime in Italia a utilizzare questo tipo di diagnostica

Che cos’è la Risonanza Magnetica?

È una metodica che utilizza onde elettromagnetiche e radiofrequenze unitamente ad infusione endovenosa di pochi millimetri di mezzo di contrasto a base di gadolinio: si ricostruisce così una sezione corporea producendo immagini mediche ed una serie di informazioni cliniche importanti per verificare lo stato di salute o malattia.

Non fa uso di radiazioni ionizzanti ed è in genere innocua per la gran parte dei pazienti, però possono esserci controindicazioni all'indagine, quindi è necessario che non venga omessa nessun tipo di informazione al Medico Radiologo all'atto del consenso. 

Perché è utile nella fase post-operatoria del tumore al seno?

La Risonanza ha una serie di indicazioni ben precise individuate nelle comuni linee guida senologiche.

Relativamente all'utilizzo post-chirurgico permette in particolare la diagnosi differenziale tra cicatrice e recidiva: in questo caso è necessario eseguire l'indagine a 6-8 mesi dall'intervento chirurgico o dalla Radioterapia per evitare artefatti che potrebbero inficiare la valutazione diagnostica.

Perché è utile durante la Chemioterapia?

Una delle indicazioni principali della Risonanza Magnetica Mammaria è la valutazione della risposta del tumore della mammella alla Terapia Oncologica Neoadiuvante, la terapia eseguita cioè prima dell'intervento chirurgico su alcune tipologie particolari di tumore o quando lo stesso si presenta in forma particolarmente avanzata.

In questi casi la Risonanza permette una più accurata valutazione non solo dell'estensione, ma anche dell'infiltrazione delle strutture circostanti e dell'attività della neoplasia.

seno di una donna

Può essere utilizzata anche come strumento diagnostico pre-trattamento?

L'indicazione principale della Risonanza Magnetica Mammaria riguarda la stadiazione dei tumori maligni della mammella dove permette il rilevamento di ulteriori lesioni in un 15-20% dei casi con possibile cambiamento della strategia chirurgica.

È utilizzabile anche nei casi di sospetta papillomatosi dei dotti, nello Screening Intensivo di pazienti ad alto rischio, nel sospetto di rottura delle protesi (in quest'ultimo caso senza MdC).

Inoltre, in casi selezionati, è possibile approcciarsi anche con la Breast Fusion Imaging e la Biopsia RM Guidata, procedure complesse presenti nel nostro Istituto e in pochissimi altri centri senologici italiani.

Quali sono i vantaggi e svantaggi della Risonanza Magnetica per il tumore al seno?

I vantaggi sono molteplici ed importanti. In generale, si tratta di una metodica estremamente sensibile per il rilevamento delle lesioni mammarie, ma talora poco specifica spesso con un alto numero di falsi positivi: per questo deve essere utilizzata secondo indicazioni ben precise e, preferibilmente, sotto la guida di Radiologi esperti dedicati nel settore senologico.

Radiologia