Sindrome da Long Covid, parliamo con un esperto

Sindrome da Long Covid, parliamo con un esperto

Editato da: Alice Cattelan il 27/10/2022

In questo articolo il Prof. Antonio Palla, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Tisiologia, ci parla della Sindrome da Long Covid, della sintomatologia e di come è possibile agire

Cosa si intende per Sindrome da Long Covid?

La Sindrome da Long Covid è una sindrome di cui abbiamo preso conoscenza abbastanza di recente ed è ancora in fase di studio da parte degli esperti. Consiste nella persistenza di sintomi a carico di vari organi che perdurano a distanza di 30/60 giorni in media dall’infezione da Covid, anche se è stato dimostrato che possono perdurare per diversi mesi fino a raggiungere l’anno.

Quali sono le conseguenze a lungo termine della Sindrome da Long Covid?

Questi sintomi possono essere a carico dell’apparato nervoso, quindi difficoltà di concentrazione come la cosiddetta “nebbia celebrale”, sintomi generali come stanchezza prolungata e infine sintomi di tipo respiratorio, che consistono in tosse stizzosa e difficoltà di respiro per sforzi relativamente modesti che in condizioni normali non si verificherebbe.
Ci sono ulteriori sintomi che si presentano con minor frequenza che sono rappresentati dalla cefalea, dolori osteoarticolari e dolori a carico dell’apparato cardio muscolare.

Questi sintomi si verificano in tutti i pazienti che hanno sofferto il Covid?

I sintomi da Sindrome da Long Covid non si presentano in tutti i soggetti che sono stati affetti da Covid-19, anche se sono relativamente frequenti. Ci sono dei fattori di rischio che è importante considerare: la gravità della malattia in fase acuta, cioè la gravità dell’infezione iniziale poiché si è visto che i pazienti necessitanti del ricovero ospedaliero o della terapia intensiva sono quelli maggiormente esposti alla Sindrome da Long Covid. Un altro fattore che può giocare un ruolo di rilievo si pensa possa essere l’età avanzata.

Nel caso in cui si presenti la Sindrome da Long Covid come è consigliato agire?

Si è visto che questi soggetti che possono andare incontro alle conseguenze a distanza dell’infezione da Covid devono essere identificati in maniera molto precoce.
Ad esempio, in ambito respiratorio è utile effettuare la diagnosi e offrire tutto ciò che la medicina attuale mette a disposizione come test respiratori quali la Spirometria globale e il test della Diffusione Alveolo Capillare e una radiografia del torace che può dimostrare le conseguenze della polmonite interstiziale. Tutto questo risulta importante perché si è visto che alcuni di questi pazienti che hanno sofferto durante l’infezione da Covid di problematiche respiratorie possono andare incontro a fibrosi polmonare, secondaria a polmonite interstiziale. È così possibile limitare i danni offrendo prontamente una terapia farmacologica appropriata e cicli di fisioterapia respiratoria.

Nei pazienti meno gravi in cui non vi è il rischio di fibrosi polmonare, ma che comunque presentano sintomi respiratori come dispnea e tosse stizzosa, si possono utilizzare altri farmaci quali ad esempio inalatori che possono migliorare la sintomatologia e la qualità di vita in questi soggetti.

Pneumologia e Malattie Respiratorie a Pisa