Sindrome Post-Covid: impariamo a conoscerla!
Che cos’è la sindrome Post-Covid e cosa dobbiamo fare per affrontarla? Ce lo spiega il nostro esperto in Pneumologia
Che cosa s’intende per Sindrome Post-Covid?
Secondo la definizione data dall’OMS, è una condizione che rappresenta tutte le conseguenze a lungo termine dovute all’infezione da Coronavirus. Infatti, dopo aver contratto il virus (anche in forma leggera) e dopo essere guariti, il 35% dei pazienti non è tornato al precedente stato di salute, riscontrando gli stessi sintomi sofferti durante la malattia e, talvolta, anche nuovi segni clinici.
In questi pazienti, definiti long-Covid (cioè con sintomatologia che persiste per più di due mesi dall’infezione iniziale), è necessario identificare, trattare e monitorare le problematiche insorte per evitare l’insorgenza di ulteriori patologie, cronicizzazioni o peggioramenti della comorbidità.
Da cosa ha origine?
La Sindrome Post-Covid si sviluppa sia nei soggetti che hanno contratto una forma grave del virus sia in quelli che invece hanno affrontato una forma lieve. Ovviamente è una diretta conseguenza dell’infezione da Coronavirus, ma le cause della sua insorgenza sono ancora sconosciute. Vi sono però delle valide ipotesi (stato proinfiammatorio, alterazioni immunologiche e/o del microcircolo, danno endoteliale) che probabilmente coesistono e contribuiscono all’insorgenza di questa condizione.
Come si manifesta?
Il segno clinico più ricorrente tra i pazienti long-Covid è la stanchezza cronica, conosciuta anche come “fatigue”, che rende difficile qualsiasi tipo di sforzo, anche ciò che in passato veniva considerata una normale attività quotidiana. Oltre a questo, è possibile anche riscontrare:
- Tosse, congestione o fiato corto;
- Fatica a respirare
- Perdita di gusto e/o olfatto;
- Dolori articolari e/o muscolari;
- Mal di testa;
- Disturbo dell’attenzione e/o della memoria
- Nausea e/o diarrea;
- Dolore toracico e/o addominale;
- Stato confusionale;
- Insonnia;
- Disturbi psichiatrici;
- Alterazioni del ritmo cardiaco (tachicardia).
Tra i fattori di rischio per la persistenza di questa sintomatologia ricordiamo: ipertensione, obesità, disturbi mentali.
Come viene formulata la diagnosi?
Per diagnosticare la PASC (Post Acute sequelae of SARS-CoV-2) è necessario eseguire un check-up che includa:
- Visita specialistica pneumologica;
- Analisi del sangue (Emocromo, Pcr, Ves, esami di funzionalità renale e D-dimero);
- Saturimetria;
- ECG;
- RX del Torace 2P;
- Eventuali analisi che verranno prescritte in base ai risultati del quadro clinico funzionale e radiologico.
Attualmente, sono stati attivati numerosi ambulatori post-Covid in diverse strutture per garantire a questi pazienti un percorso di screening accurato ed un trattamento mirato.
Sindrome Post-Covid: quali sono le possibili terapie?
Non esiste un trattamento univoco per i pazienti affetti da Sindrome Post-Covid. La terapia prescritta dallo specialista può includere la somministrazione di integratori alimentari (aminoacidi essenziali, vitamine), esecuzione di attività fisica, riabilitazione motoria, esercizi respiratori o assunzione di medicinali. In ogni caso, sarà lo specialista a stabilire l’iter terapeutico più adatto a seconda delle condizioni del singolo paziente.