Sleep apnea: l’apnea ostruttiva del sonno

Sleep apnea: l’apnea ostruttiva del sonno

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

Molte persone russano quando dormono, e altre ancora smettono addirittura di respirare. Si tratta di sleep apnea, apnea ostruttiva del sonno, ed è bene non sottovalutare questa condizione. Ce ne parla il Prof. Giuseppe Spriano, Primario di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale presso l’Istituto Nazionale Tumori di Roma

 

1) Cos’è la sleep apnea?

Col termine di sindrome da apnea ostruttiva s’intendono ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori, che avvengono durante il sonno, abitualmente associati ad una riduzione dell’ossigenazione del sangue. Questi sono causati dal collasso delle alte vie respiratorie durante il sonno, per cui si realizza un restringimento al passaggio dell’aria tra la base della lingua ed il palato molle.

La vera sleep apnea colpisce il 4% degli uomini e il 2% delle donne, ma la ipopnea, cioè la semplice riduzione del passaggio dell’aria e il russamento, è molto più frequente.

 

2) Quali sono le caratteristiche della sleep apnea?

In una fase iniziale, si ha solo un restringimento della via respiratoria a livello orofaringeo, per cui l’aria passa regolarmente. Il paziente, però, “russa” perché l’aria, passando attraverso un canale ristretto, fa vibrare il palato molle e l’ugola che, come uno strumento musicale in vibrazione, producono un rumore.

Quando, invece, la via respiratoria si restringe ulteriormente non permettendo il passaggio dell’aria, si ha la vera e propria apnea. Il paziente cessa di respirare, l’ossigenazione del sangue diminuisce e il tasso di anidride carbonica aumenta, fino a quando questo diventa intollerabile per l’organismo. A questo punto il paziente si sveglia con una brusca ripresa della respirazione, per cercare di riportare nella norma i tassi di ossigenazione del sangue.

 

3) Quali rischi si corrono quando si soffre di apnea notturna?

I rischi che si corrono sono innanzitutto legati alla stanchezza da carenza di sonno. Ad esempio, i pazienti che soffrono di questa sindrome corrono un rischio 7 volte superiore di essere coinvolti in un incidente stradale e 2 volte superiore di incorrere in un incidente sul lavoro. Vi sono, poi, rischi elevati di sviluppare malattie cardiovascolari (ipertensione, infarto, ictus), proprio perché l’ossigenazione del sangue è carente.

 

4) Come si può riconoscere l’apnea del sonno?

I sintomi per riconoscere questa malattia sono rappresentati innanzitutto dal russamento, che indica la restrizione del passaggio dell’aria. In caso di apnee, cioè di interruzioni della respirazione, il sonno agitato, “non riposante”, la stanchezza e la sonnolenza durante la giornata sono dei campanelli d’allarme.

Di solito il paziente è obeso, spesso fumatore o bevitore. Tipicamente si addormenta dopo mangiato o ha sonnolenza mentre è al volante.

La diagnosi si basa sull’analisi di questi sintomi di affaticamento e stanchezza e facendo una polisonnografia: durante la notte si posiziona un particolare strumento che registra il sonno e capace di individuare il numero di episodi di apnea, la loro durata e la riduzione del livello di ossigeno nel sangue.

 

5) Come si tratta l’apnea del sonno?

Se il paziente è in sovrappeso o è obeso, è necessario che perda peso per migliorare la respirazione. Bisogna evitare di dormire in posizione supina e di assumere alcool.

Il trattamento non chirurgico consiste nell’applicazione della CPAP, un respiratore con mascherina che serve a migliorare l’ossigenazione del sangue. Vi sono, poi, una serie di interventi chirurgici che possono essere praticati: dai più complessi come l’avanzamento della mandibola e della lingua, ad interventi per sollevare il palato. Recentemente sono stati effettuati anche interventi ambulatoriali in anestesia locale, che consistono nell’inserimento di piccoli impianti di materiale riassorbibile nel palato per irrigidirlo. L’ultima novità chirurgica è rappresentata dalla riduzione della base lingua utilizzando la chirurgia robotica.

La sindrome delle apnee notturne ostruttive può essere presente anche nei bambini, ma in questo caso la causa è solitamente l’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille che impediscono la corretta respirazione. La soluzione è solo chirurgica e consiste nell’asportazione delle tonsille e delle adenoidi.

 

Editor Karin Mosca

Otorinolaringoiatria a Roma