Soluzioni e conseguenze dell'incontinenza urinaria
L'incontinenza urinaria rappresenta una sfida significativa per molti individui. La patologia non distingue tra uomini e donne e può avere un impatto considerevole sulla qualità della vita quotidiana. Ecco una panoramica sui possibili trattamenti, a seconda della tipologia e del genere del paziente
L'incontinenza nelle donne
Nonostante l'incontinenza urinaria sia spesso associata alle donne, anche gli uomini possono soffrirne. Nelle donne, si possono distinguere principalmente due tipologie:
- Incontinenza da urgenza: Questo tipo si manifesta quando si avverte un forte bisogno di urinare, ma non si riesce a raggiungere il bagno in tempo. La principale causa di questa forma è la vescica iperattiva. In tali situazioni, la terapia consigliata è principalmente farmacologica, attraverso l'assunzione di determinati farmaci che aiutano a controllare l'urgenza.
- Incontinenza da sforzo: Tipicamente legata alle gravidanze passate o all'età, può manifestarsi durante una risata, uno starnuto o qualsiasi altra azione che eserciti pressione sull'addome. Per questa forma, il trattamento raccomandato è di natura chirurgica, in particolare attraverso la sostituzione dell'uretra con l'applicazione di una maglia chirurgica. Questa procedura ricolloca e comprime l'uretra, riducendo la fuoriuscita di urina.
Seguendo attentamente le indicazioni post-operatorie o le prescrizioni farmacologiche, i risultati ottenuti sono solitamente incoraggianti.
Incontinenza negli uomini
Nel contesto maschile, l'incontinenza urinaria è spesso legata a interventi chirurgici pregressi, come la prostatectomia radicale, una procedura comune nel trattamento del cancro alla prostata. Tale intervento può portare, in circa il 5-8% dei casi, a problemi di incontinenza. Se il disturbo persiste per oltre dodici mesi, è fondamentale valutare un intervento chirurgico correttivo.
In presenza di incontinenza grave, si può ricorrere a soluzioni chirurgiche, che includono l'applicazione di maglie o sistemi artificiali, entrambe con risultati positivi nella maggioranza dei casi.