ThuLEP: la soluzione per i problemi di ipertrofia prostatica
Si chiama ThuLEP ed è una metodica innovativa che consente di curare rapidamente ed in maniera poco invasiva i sintomi dell’ostruzione prostatica. Ce ne parla il Dott. Marco Raber, Urologo
1) Cos’è la ThuLEP?
La ThuLEP (enucleazione della prostata con laser a Tullio) è una recente metodica che si avvale delle tecniche endoscopiche e del laser al tullio per eliminare la porzione di prostata ingrossata causa dei disturbi ostruttivi.
2) Quali sono i vantaggi della ThuLEP?
Dopo l'intervento, quasi tutti i pazienti riprendono ad urinare senza particolari problemi. Il recupero di una buona minzione avviene anche nei pazienti portatori di catetere vescicale.
I vantaggi di questo approccio mininvasivo sono:
- Una minore perdita di sangue;
- Un minore tempo di cateterizzazione post-operatorio e, quindi, una minore degenza;
- Una guarigione più rapida;
- Un più rapido ritorno alla normale vita sociale.
3) Possono esserci delle complicanze dopo la ThuLEP?
Le complicanze possibili sono identiche a quelle che si avrebbero con un intervento tradizionale. Bisogna dire, però, che queste complicanze si verificano molto raramente: la ThuLEP si è ormai confermata come un intervento sicuro ed efficace.
4) La ThuLEP influenza la sfera sessuale del paziente?
La ThuLEP non influisce sull’attività erettile, né positivamente né negativamente. A volte il paziente, a causa della sua “consapevolezza di essere malato”, si sente bloccato con il partner e la sfera sessuale ne risente inevitabilmente. In casi come questi, l’intervento non può che portare benefici.
Ciò che potrebbe verificarsi, però, è il fenomeno dell’eiaculazione retrograda: per dirla in parole povere, al momento dell’orgasmo l’uomo non emette liquido seminale. Ai pazienti che pensano ad una futura paternità, quindi, è sconsigliato qualsiasi intervento per risolvere l’ipertrofia prostatica, anche quello con il laser.
5) La Thulep è adatta a tutti i pazienti?
Il laser ThuLEP è adatto per i pazienti con ostruzione cervico-uretrale da ipertrofia prostatica che non hanno avuto benefici dalla terapia medica, e per i pazienti con disturbi di svuotamento vescicale o con complicanze da ipertrofia prostatica (infezioni ricorrenti, ematuria, calcolosi vescicale, ritenzione di urine, etc.).
In conclusione, tutti i pazienti candidabili ad adenomectomia prostatica trans-vescicale possono sottoporsi alla ThuLEP. Lo stesso obiettivo di resezione della prostata, infatti, viene ottenuto in maniera meno invasiva e ugualmente efficace con il laser.
Dopo aver introdotto questa metodica, non eseguo più interventi endoscopici tradizionali o a cielo aperto.
Editor Karin Mosca