Tumore al seno: cosa fare se la lesione non è palpabile?

Tumore al seno: cosa fare se la lesione non è palpabile?

Editato da: Marta Buonomano il 20/09/2023

Il nostro esperto in Oncologia a Milano, il Dott. Alberto Luini, ci spiega come identificare e trattare le lesioni mammarie non palpabili con la tecnica ROLL. Il Dott. Luini ha contribuito a mettere a punto questa metodica per la localizzazione delle lesioni non palpabili in stretta collaborazione con il prof. Giovanni Paganelli presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano

Tumore al seno: com’è la situazione in Italia?

Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell'arco della vita: nel sesso femminile è il più frequente e rappresenta circa il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne, essendo la prima causa oncologica di morte. Sono stati identificati alcuni fattori di rischio, ma la verità è che nella maggioranza dei casi questa malattia insorge senza che vi siano fattori di rischio chiaramente identificabili: ecco perché tutte le donne dovrebbero sottoporsi a diagnosi precoce, senza considerare la presenza o meno di fattori di rischio personali o familiari. In circa il 10% dei casi può esistere una mutazione nel DNA che rende il tumore al seno ereditario con forte probabilità di manifestarsi: in queste situazioni particolari i controlli e la prevenzione si personalizzano nei centri di eccellenza.

ragazza

Che cosa s’intende per lesioni non palpabili?

Più piccolo il tumore, maggiore è la possibilità di guarigione totale. La diagnosi precoce basata con mammografia ed ecografia mammaria ripetute con regolarità ha portato a un aumento della probabilità di scoprire lesioni del seno in fase pre-clinica, cioè così piccole da non risultare palpabili nemmeno con la visita di un senologo esperto: si tratta di pre-tumori o piccoli tumori la cui guaribilità è molto alta. Si può trattare anche di gruppi di microcalcificazioni, cioè depositi di calcio che, in alcuni casi, risultano sospetti. Circa il trenta per cento dei casi di chirurgia mammaria riguarda una lesione non palpabile. Per l’intervento chirurgico è ovviamente necessario identificare con molta precisione queste lesioni: si vuole ottenere il massimo dell’efficacia oncologica senza pregiudicare l’estetica del seno. Per raggiungere chirurgicamente una zona mammaria visibile solo in ecografia oppure in mammografia è necessario operare con tecniche di eccellenza.

Come cambia l’approccio diagnostico e terapeutico in caso di lesioni non palpabili?

La tecnica attualmente più usata in tutto il mondo per identificare e operare le lesioni mammarie non palpabili si chiama ROLL: Radioguided Occult Lesion Localization, cioè localizzazione radioguidata di lesioni occulte. È stata inventata da Giovanni Paganelli e da me all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Si basa sull’iniezione di un tracciante debolmente radioattivo dentro la lesione da operare, usando come guida l’ecografia o la mammografia: il tracciante è legato a particelle di albumina che restano ferme nel punto esatto della lesione o delle microcalcificazioni, permettendo ai chirurghi di togliere esattamente quell’area. Una radiografia del pezzo chirurgico permette di verificare la presenza della lesione o delle microcalcificazioni. In questo modo si ottengono due risultati: precisione oncologica, con l’eliminazione della lesione sospetta, e protezione dell’estetica, quindi della qualità di vita della donna.

donna che tiene in mano un fiore

La decisione sul tipo di intervento chirurgico senologico in ogni caso dipende dalla singola situazione: l’anatomia della paziente e l’estensione della malattia sono gli indicatori necessari.

Oncologia a Milano