Tumore al seno: la Radioterapia Intraoperatoria con Elettroni (ELIOT). L’esperienza presso l’Istituto Europeo di Oncologia

Tumore al seno: la Radioterapia Intraoperatoria con Elettroni (ELIOT). L’esperienza presso l’Istituto Europeo di Oncologia

Editato da: Antonietta Rizzotti il 03/01/2024

La radioterapia esterna frazionata non è l’unica soluzione disponibile per le pazienti che hanno subito una quadrantectomia, l’intervento chirurgico conservativo per il tumore al seno. Il Dott. Mattia Intra, chirurgo senologo presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, di cui è Direttore del Day Surgery, ci parla della Radioterapia Intraoperatoria con elettroni

Radioterapia intraoperatoria: di cosa si tratta?

La Radioterapia Intraoperatoria con Elettroni (ELIOT) è una procedura nata da un’idea del Prof. Umberto Veronesi e del Prof. Roberto Orecchia, e sviluppata presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano a partire dal 1999. Ad oggi, presso la struttura, sono state trattate oltre 8.000 donne con carcinoma della mammella, che rappresenta la più grande esperienza mondiale di questo tipo di trattamento.

La Radioterapia Intraoperatoria consiste nella possibilità di eseguire tutta, o gran parte, della radioterapia già durante l’intervento chirurgico in una sola sessione. Solitamente, con la Radioterapia tradizionale vengono eseguite più frazioni quotidiane, a partire da 1-2 mesi dall’intervento, per un periodo che può durare più di un mese.

In alcuni casi, la ELIOT permette di concentrare il trattamento radiante in un’unica seduta di 5 minuti in sala operatoria. Dopo che il chirurgo ha rimosso il tumore, viene eseguita la biopsia del linfonodo sentinella ascellare e, contemporaneamente, si eroga anche la radioterapia intraoperatoria.

In questo modo il trattamento locale si conclude nella stessa seduta di intervento e la paziente non deve ricevere altri trattamenti postoperatori, ma può essere avviata direttamente ad eventuali terapie mediche.

Quali sono i vantaggi della Radioterapia Intraoperatoria?

La Radioterapia Intraoperatoria offre diversi vantaggi alle pazienti:

  • è più pratica per la paziente;
  • evita effetti collaterali come ustioni e fibrosi, tipici della radioterapia tradizionale;
  • permette di passare direttamente ad eventuali terapie mediche successive, ad esempio, la chemioterapia.

Per chi è adatta la Radioterapia Intraoperatoria?

La Radioterapia Intraoperatoria in una sola sessione è adatta per quelle donne che presentano un tumore di piccole dimensioni, che sono in menopausa o con carcinoma con biologia prognosticamente più favorevole.

In caso di donne più giovani, con tumori di grandi dimensioni o con biologia meno favorevole, sono due le soluzioni possibili:

  1. La classica radioterapia esterna frazionata suddivisa in 30 sedute, che ancora oggi rimane per molte pazienti lo standard di trattamento;
  2. Una radioterapia intermedia (ELIOT boost), che consiste in una seduta di radioterapia intraoperatoria con dosaggio attenuato durante la quadrantectomia, seguita da un numero assai ridotto di sedute (13 o meno).

Come sempre, per ottenere i migliori risultati e affinché il trattamento di Radioterapia Intraoperatoria risulti efficace, è necessario eseguire una corretta e rigida selezione preoperatoria delle pazienti.

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