Tumore del colon-retto: qual è il ruolo del glucosio?

Tumore del colon-retto: qual è il ruolo del glucosio?

Editato da: Marta Buonomano il 03/05/2020

Il Prof. Alberto Tartaglia, esperto in Chirurgia Generale a Napoli, ci spiega quale relazione ha il glucosio con l’incidenza di questo tumore che colpisce 250.000 persone ogni anno in Europa

Tumore del colon-retto: una neoplasia molto comune

A differenza del pensiero comune, il cancro del colon-retto è un tumore molto diffuso: rappresenta infatti la neoplasia più frequente nell’uomo dopo il tumore ai polmoni e si trova al terzo posto, dopo il cancro al seno e del collo dell’utero, per quanto riguarda le neoplasie che colpiscono le donne. Secondo le statistiche, ogni anno in Europa vengono diagnosticati circa 250.000 nuovi casi di tumore al colon-retto, circa il 9% di tutte le neoplasie. La sua incidenza aumenta con l’età, colpendo più frequentemente i soggetti over 50, in particolare quelli tra i 75 e gli 80 anni e, nonostante la mortalità sia diminuita grazie alla diagnosi precoce e ai progressi terapeutici, c’è ancora poca consapevolezza sul rischio di questa neoplasia. Gli stessi sintomi (dolori addominali, sanguinamento ed alterazione dell’evacuazione) non sono spesso evidenti e per questo circa il 25% dei pazienti a cui viene diagnosticato il tumore del colon-retto si trova già in fase metastatica.

Come si può prevenire il tumore al colon-retto?

Per poter prevenire questa neoplasia è necessario, innanzitutto, avvalersi di una corretta informazione per poter attuare sia una prevenzione primaria che secondaria. La prevenzione primaria include:

  • Seguire una dieta corretta e variata (es. dieta mediterranea), evitando carenze di vitamina C, D e betacarotene
  • Evitare uno stile di vita sedentario
  • Smettere di fumare e ridurre l’assunzione di alcol

La prevenzione secondaria invece prevede controlli periodici (ogni 5 anni a partire dai 50 anni) che includono un’analisi per la ricerca del sangue occulto nelle feci e una colonscopia.

Come varia l’incidenza di questo tumore?

I tassi di neoplasia aumentano con il grado di industrializzazione e di urbanizzazione. L’aumento di tale patologia tra i giovani è principalmente legata ad erronee abitudini alimentari: fast food, hot-dog, patatine, maggiore consumo di carne rossa, tutte abitudini che portano ad obesità ed iperglicemia che determinano un aumento dell’1.5% annuo del cancro del colon retto, tra i 20 ed i 29 anni. Il consumo di frutta e verdura (ideali 5 porzioni al giorno) ridurrebbe l’incidenza di questi tumori. 

Dieta e cancro: qual è il ruolo del glucosio?

Negli ultimi anni si è posta molta attenzione alla correlazione tra dieta e cancro ed in particolare tra i valori elevati di glicemia nelle donne in post menopausa ed il tumore del colon-retto. L’incidenza di tale neoplasia si è dimostrata il doppio in tale gruppo pazienti, come recentemente pubblicato sul British Journal of Cancer, una eminente rivista scientifica internazionale. La relazione pericolosa tra cancro e zucchero era già nota, anche se tutti i tentativi effettuati per capire quale fosse il loro rapporto di causa-effetto a livello scientifico non hanno portato a nessun risultato. Sono state avanzate differenti ipotesi per spiegare tale meccanismo, dall’azione mutagena dovuta all’eccessivo utilizzo della glicolisi anaerobia nelle cellule neoplastiche (effetto Warburg), all’iperstimolazione di proteine coinvolte nella proliferazione cellulare, fino ad un meccanismo di mantenimento dell'infiammazione nell'ambiente circostante il tumore dovuto all’eccessiva presenza di glucosio. Purtroppo nessuna spiegazione è risultata essere scientificamente valida.   

Ecco perché, come già sottolineato, per fare prevenzione è fondamentale introdurre pochi zuccheri raffinati ed aumentare invece il consumo di verdure e fibre svolgendo attività fisica regolare per almeno 45 minuti tre volte a settimana.

Chirurgia Generale a Napoli