Tunnel carpale: il trattamento mininvasivo in Endoscopia

Tunnel carpale: il trattamento mininvasivo in Endoscopia

Editato da: Sharon Campolongo il 22/03/2023

Il tunnel carpale è una sindrome, ossia si tratta di un insieme di sintomi causati dalla compressione del  nervo mediano al polso. Nonostante colpisca soprattutto il genere femminile, non ha fasce di età esclusive. Ma capiamo meglio come si manifesta tale sindrome e come curarla grazie all’intervento del Dott. Alfredo Dell’Uomo, specialista in Ortopedia e Traumatologia a Roma

Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi sono spesso confusi con un problema di artrosi cervicale, ossia con il tipico formicolio alle dita. Ma attenzione, nel tunnel carpale sono coinvolte solo le prime 3-4 dita, mai il mignolo. Inizialmente, i sintomi sono solo notturni e si presenta sia una riduzione della sensibilità per oggetti piccoli come un ago sia una perdita della forza (magari per patologie artrosiche associate).

Bisogna subito considerare che nel tunnel carpale i soggetti colpiti sono, salvo patologie endocrine, i tendini. Infatti, sono loro che, mentre noi ci dedichiamo alle comuni attività di lavoro come quello casalingo o al computer, si gonfiano schiacciando il nervo mediano all’interno del tunnel carpale che reagisce con i sintomi descritti.

Per diagnosticare questa sindrome bisogna sottoporsi a una visita accurata che ha bisogno di una conferma con un esame elettromiografico che, non solo può confermare la diagnosi, ma anche valutarne la gravità e l’eventuale necessità di un intervento chirurgico. Un esame radiografico è altresì importante per la valutazione completa del paziente.

Se si considera necessaria la terapia chirurgica, verrà comunicato e spiegato al paziente.

segni per le incisioni

In cosa consiste l’intervento?

Aprire il tunnel carpale. Come? Eseguendo una incisione chirurgica, senza fare danni alle strutture nobili che circondano il nervo mediano.

Io ho scelto, ormai da 30 anni, una tecnica mininvasiva endoscopica!                     

Si realizza un’incisione cutanea minima di circa un centimetro (a differenza di molte altre tecniche tradizionali). Inoltre, l’incisione non viene fatta sopra il tunnel ed evita quindi le frequenti aderenze post-operatorie del nervo. In endoscopia si apre solo il legamento trasverso che chiude il tunnel carpale, senza tagliare la cute, il sottocute, i muscoli sovrastanti.

endoscopiaSi tratta di una tecnica sicura perché si guarda attraverso un monitor il legamento che chiude il tunnel, controllando costantemente che non si interpongano altre strutture neurovascolari.

Quali sono i vantaggi di questo trattamento chirurgico?

I benefici di questo intervento sono molteplici:

  • Non si perde mai il movimento; solo temporaneamente la forza, con recupero in una o due settimane. 
  • Si utilizza il bendaggio molle per 2 o 3 giorni, che verrà successivamente sostituito da un cerotto alla prima medicazione.
  • Sarà possibile guidare dopo 8 o 10 giorni.
  • Spariscono i fastidiosi formicolii notturni dalla notte dopo l’intervento.
Ortopedia e Traumatologia a Roma