Visita epatologica: che cos’è e a che cosa serve?

Visita epatologica: che cos’è e a che cosa serve?

Editato da: Serena Silvia Ponso il 28/04/2023

La visita epatologica è pensata per chi vuole indagare la presenza di patologie che possono interessare la colecisti, il fegato, il pancreas e le vie biliari. Ce ne parla la Dott.ssa Chiara Pasquale, esperta in Gastroenterologia

A cosa serve la visita epatologica? Quando è consigliato effettuarla e con quale frequenza? 

La visita epatologica serve per inquadrare una patologia epatica. È consigliabile effettuarla in presenza di alterazioni degli enzimi epatici o alterazioni ecografiche a carico del fegato e delle vie biliari. La frequenza dipende dal tipo di patologia. In presenza di patologie croniche visite tri o semestrali sono consigliabili.

 

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Quali sono le patologie più comuni che possono colpire il fegato e le vie biliari?

In passato le malattie epatiche più comuni erano le epatiti virali. Con l’avvento del vaccino per HBV e della terapia eradicante per HCV, al giorno d’oggi la patologia più comune è la steatosi epatica non alcolica. Il fegato è ovviamente interessato dalle epatopatie alcoliche. Entrambe possono evolvere verso la cirrosi epatica e l’epatocarcinoma.

Le vie biliari invece possono essere ostruite da calcoli che fuoriescono dalla cistifellea per rigettarsi nei dotti biliari, oppure possono lesionarsi a causa di un intervento chirurgico o ancora restringersi a seguito di alcuni fattori (ad esempio colangite sclerosante primitiva o infezioni collegate all’AIDS) o di patologie del pancreas. Se i dotti biliari vengono ostruiti allora anche la cistifellea può infiammarsi.

Come si svolge la visita epatologica?

Il primo step della visita è il colloquio anamnestico per l’inquadramento del problema. Si passa poi alla visione della documentazione clinica, all’esame obiettivo e, se necessario, all’esecuzione di un’ecografia epatica.

È necessaria una preparazione per la visita epatologica?

No, nessuna preparazione a meno che non ci si debba sottoporre a un’ecografia, e in tal caso è necessario il digiuno da almeno 5 ore.

Quali esiti può dare la visita epatologica?

Se la documentazione clinica in possesso del paziente è completa, è possibile che si arrivi subito a una diagnosi e di conseguenza alla definizione di un piano di terapia e follow up. In alternativa saranno richieste ulteriori analisi per arrivare alla definizione del problema.

 

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