Attacchi di panico

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è un attacco di panico?

Gli attacchi di panico sono episodi caratterizzati da paura o ansia improvvisa e intensa, sono accompagnati da sintomi fisici e possono raggiungere il picco massimo d’intensità nel volgere di pochi minuti.

Possono durare per pochi secondi oppure per delle ore, benché la maggior parte vada dai 5 ai 20 minuti. Possono apparire senza preavviso, anche durante un precedente stato di calma. L’intensità, la durata e il numero di sintomi che si manifestano possono variare da un episodio all’altro e da persona a persona.

Le sensazioni di ansia e paura, nonché la sensazione fisica di avere un nodo allo stomaco accompagnata da un battito cardiaco accelerato possono indurre i pazienti a ritenere che si tratti di un infarto oppure che l’episodio sia sintomatico di condizione cardiaca, disturbi respiratori o addirittura di malattie della tiroide.

Molti pazienti che soffrono di un attacco di panico per la prima volta richiedono l’intervento di un’ambulanza, sebbene di solito non sia necessario andare in Ospedale. Nonostante siano estremamente dolorosi e sgradevoli, gli attacchi di panico di norma non sono pericolosi e non richiedono alcun trattamento in Ospedale.

Sintomi di un attacco di panico

Oltre alle sensazioni estreme di panico o ansia, gli attacchi di panico sono accompagnati da diversi sintomi fisici.

Gli attacchi di panico “conclamati” comportano quattro o più sintomi, mentre alcune persone possono andare incontro ad attacchi “a sintomi limitati”, ovvero con meno di quattro. Tra i sintomi tipici vi sono:

  • Battito cardiaco accelerato/palpitazioni
  • Mancanza di respiro/iperventilazione
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Intorpidimento
  • Dolore al petto
  • Vertigini/stordimento
  • Nausea
  • Sensazione di soffocamento
  • Intensa paura che possa accadere qualcosa di negativo (per esempio la morte)

Quali sono le cause degli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico, in sostanza, sono causati dal corpo quando entra improvvisamente in “modalità di attacco o fuga”.

Si tratta di un meccanismo naturale che è parte integrante dei nostri corpi, che si sono evoluti per poter affrontare un pericolo attaccando un aggressore oppure fuggendo.

Per affrontare una di queste due situazioni è indispensabile essere quanto più veloci e forti possibile; a tal fine il corpo viene inondato di adrenalina, che fa accelerare il respiro e la frequenza cardiaca allo scopo di fornire, in tutte le parti del corpo, ancora più ossigeno a tutte le cellule il più velocemente possibile, in modo da poter affrontare la minaccia. È questo che causa la maggior parte dei sintomi fisici. Tale reazione di attacco o fuga viene scatenata dalla comparsa improvvisa della paura. È difficile individuare con precisione la causa scatenante di tale paura: in alcuni casi, fobie, circostanze emotive o situazioni stressanti possono esserne la causa, ma in molti casi non esiste una ragione evidente.

Tuttavia, quando iniziano i sintomi fisici, il paziente si può spaventare ancora di più, con conseguente rilascio di ancora più adrenalina, e ciò non fa altro che peggiorare i sintomi. Anche altre persone, affette da varie altre condizioni, possono soffrire di attacchi di panico: una circostanza che suggerisce che l’altro disturbo potrebbe essere la causa dell’attacco. Tali condizioni includono:

  • Disturbo da stress post-traumatico (Post-Traumatic Stress Disorder, PTSD)
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
  • Ipertiroidismo
  • Disturbo d’ansia sociale
  • Depressione

Alle persone che manifestano regolarmente attacchi di panico può inoltre essere diagnosticato il disturbo da attacchi di panico.

Alcuni pazienti cercano di evitare gli attacchi di panico tenendosi alla larga da situazioni che potrebbero essere stressanti, che potrebbero far aumentare la loro frequenza cardiaca o che vengono da questi associate agli attacchi di panico. Mentre, da una parte, evitare il consumo di sostanze, tabacco e ridurre il consumo di caffeina sono in sé delle buone idee, per svariati motivi, dall’altra, evitare attività come l’esercizio fisico non viene in genere raccomandato dai medici: di fatto, l’esercizio fisico può essere un modo per alleviare lo stress e, in alcuni casi, praticarlo è una buona idea.

Benché identificare la fonte dello stress e cosa faccia scattare gli attacchi di panico possa rappresentare una buona strategia, è comunque importante non imporre delle restrizioni sulla propria vita quotidiana.

Trattamenti per gli attacchi di panico

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) può essere utile per identificare le cause e i pensieri negativi in grado di causare gli attacchi di panico.

A parte questo metodo e i cambiamenti allo stile di vita, non esiste un vero e proprio trattamento.

Tuttavia, esistono alcune tecniche per controllare i sintomi quando si verificano gli attacchi. Esercizi di respirazione e tecniche di radicamento mentale, come per esempio elencare cinque cose che si vedono, si ascoltano, si sentono, ecc. sono utili per molti pazienti. Gli esperti raccomandano di non andarsene da una situazione, se possibile, e di affrontare invece la fonte della paura gestendo l’attacco.

Naturalmente, ciascun caso e ciascun paziente è diverso ed è necessario consultarsi con un medico per capire quale possa essere il modo migliore per intervenire.

A quale specialista rivolgersi?

In caso di soffrire di attacchi di panico si consiglia di rivolgersi a uno specialista in Psicologia.