Chirurgia ricostruttiva della parete addominale

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è la chirurgia ricostruttiva della parete addominale?

La parete addominale è costituita da tre strati muscolari che proteggono e trattengono gli organi interni. A volte, la forza di tali muscoli può affievolirsi e il loro spessore può diventare instabile per una serie di motivi, tra cui:

  • Ernie ricorrenti
  • Ferite aperte, che non guariscono
  • Estrema fluttuazione di peso
  • Gravidanze multiple

Lo scopo della chirurgia ricostruttiva della parete addominale è quello di ridistribuire più uniformemente i muscoli addominali in modo da rafforzarli su tutta l’area addominale, donando al paziente maggiore comfort e anche un aspetto migliore all’area. 

Perché si esegue?

Il trattamento rappresenta spesso l’ultima opzione disponibile quando tutte le altre procedure non hanno avuto successo. L’obiettivo principale dell’intervento chirurgico è quello di ripristinare la forza e la stabilità della parete addominale, donandole la capacità di tollerare l’attività fisica.

Più di frequente, l’intervento chirurgico è necessario per risolvere delle ernie addominali ricorrenti. In genere l’ernia addominale compare quando i muscoli addominali diventano troppo deboli, con conseguente separazione dei muscoli. Ciò può far sì che del grasso e parti dell’intestino sporgano su tali muscoli, causando un rigonfiamento.

I tipi di ernia addominale in grado di causare tale condizione sono:

Ernia incisionale:

  • Spesso si sviluppa vicino a una vecchia cicatrice; del tessuto adiposo e una parte dell’intestino sporgono attraverso i muscoli indeboliti in seguito a intervento chirurgico.

Ernia ombelicale:

  • Parte dell'intestino sporge attraverso l’apertura ombelicale presente nei muscoli addominali.
  • Sebbene tale tipo di ernia si verifichi generalmente nei neonati e nei bambini, può interessare anche gli adulti, in particolare le donne in seguito a gravidanza.

In cosa consiste?

Nel corso dell’intervento chirurgico viene praticata un’incisione nell’addome e gli strati muscolari vengono spostati e ridistribuiti. Ciò consente alla parete addominale di ritornare alla propria configurazione naturale.

Spesso nella chirurgia ricostruttiva della parete addominale si utilizza una rete bioprotesica allo scopo di rinforzare i muscoli addominali nella loro nuova posizione. La rete è fatta di tessuto animale che le consente di essere col tempo assorbita dal corpo. L’utilizzo di tessuto animale comporta un rischio di infezione inferiore rispetto all’utilizzo di materiali sintetici.

Preparazione per la chirurgia ricostruttiva della parete addominale

Come per tutte le altre procedure chirurgiche, prima di raccomandare il trattamento viene condotto un esame approfondito, con l’esecuzione di tutti gli esami del caso. Inoltre, il giorno dell’intervento potrebbe essere necessario effettuare un digiuno.

Recupero postintervento

Le persone che si sottopongono alla chirurgia ricostruttiva della parete addominale devono in genere rimanere in ospedale per un massimo di cinque giorni dopo la procedura, o perlomeno fino a quando le funzioni intestinali non siano tornate alla normalità. Verranno inoltre posizionati dei tubi di drenaggio collegati al sito dell’intervento allo scopo di consentire il rilascio di tutti i fluidi prodotti. Potrebbe anche essere necessario indossare una fascia addominale dopo l’intervento per un mese mentre il corpo si ristabilisce.