ERCP (colangio-pancreatografia endoscopica retrograda)

Top Doctors
La redazione di Top Doctors

Che cos’è il trattamento ERCP?

La colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (o trattamento ERCP) è un intervento diagnostico e terapeutico invasivo.

La ERCP si occupa delle patologie pancreatiche e dei dotti biliari, usando tecniche di endoscopia e fluoroscopia.

CPRE

In cosa consiste?

Vi sono tre fasi principali:

  • Fase 1: il paziente viene fatto sdraiare sul fianco sinistro sul lettino del fluoroscopio;
  • Fase 2: il paziente viene sottoposto a sedazione endovenosa;
  • Fase 3: un endoscopio dotato di telecamera viene inserito nel duodeno attraverso il cavo orale e l’esofago. La telecamera permette di proiettare le immagini a uno schermo perché il dottore possa osservarle. L’endoscopio viene inoltre usato per iniettare nel duodeno il liquido di contrasto che permetterà di effettuare la fluoroscopia.

A cosa serve il trattamento ERCP?

Le indicazioni diagnostiche in cui può essere richiesta una colangio-pancreatografia endoscopica retrograda sono i seguenti:

  • Il paziente ha già eseguito altri esami diagnostici quali ecografia e TAC, che hanno confermato l’esistenza di calcoli alle vie biliari o di cancro al pancreas;
  • Il paziente è affetto da ittero ostruttivo: qualora la bile fosse ostacolata nel suo scorrimento verso il duodeno e ristagnasse nel fegato, un pigmento contenuto nella bile e chiamato bilirubina potrebbe versarsi nel sangue, causando l’insorgenza di ittero ostruttivo;
  • Il paziente è colpito da pancreatite, che può essere di tipo acuto o cronico; nel primo caso i sintomi insorgono all’improvviso, mentre nel secondo l’infiammazione è progressiva. Quando la pancreatite si fa molto grave, può comportare la distruzione del pancreas stesso;
  • Insorgenza di calcoli biliari o di calcoli della colecisti;
  • Cancro pancreatico di natura maligna o benigna, dovute alla proliferazione di cellule esocrine o endocrine del pancreas;
  • Il paziente è affetto da pancreas divisum, una condizione nella quale il pancreas è diviso in due invece di presentare un canale unitario;
  • È necessario prelevare un campione di tessuto pancreatico o di cellule dei dotti biliari per poi effettuare una biopsia; il prelievo di tessuto a fini bioptici si rivela estremamente utile per confermare la presenza di tumore alle vie biliari o al pancreas;

Nel caso in cui la colangiopancreatografia venga usata a fini terapeutici, le applicazioni di questa tecnica sono le seguenti:

  • Per rimuovere i calcoli alle vie biliari;
  • Per effettuare uno stenting biliare, ovvero l’inserzione di stent nelle vie biliari per risolvere un restringimento in un dotto biliare;
  • Per risolvere una stenosi a carico di un dotto biliare;
  • Per effettuare una sfinterotomia endoscopica a fini preventivi per evitare possibili complicazioni che potrebbero insorgere in seguito a colecistectomia.

Preparazione per la ERCP

Per prepararsi al trattamento di ERCP è opportuno seguire queste indicazioni:

  • Eseguire un esame obiettivo con il proprio medico con il fine di raccogliere l’anamnesi del paziente, la sua storia clinica e quella familiare;
  • Eseguire altri test diagnostici quali esami del sangue, elettrocardiogramma e misurazione della pressione;
  • Potrebbe essere necessario sospendere l’assunzione di alcuni tipi di farmaci alcuni giorni prima dell’esame;
  • Potrebbe essere richiesto dal proprio dottore di seguire una terapia a base di antibiotici a fini preventivi;
  • Presentarsi all’esame a digiuno da 8 ore.

Cosa si prova durante l’esame?

L’anestesia locale può provocare la sensazione di non riuscire a respirare quando l’endoscopio viene inserito attraverso il cavo orale, ma in realtà il flusso dell’aria non viene ostacolato in nessun modo.