Morbo di Sudeck

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è il morbo di Sudeck?

Il morbo di Sudeck è una sindrome da dolore regionale complesso (CRPS) che colpisce piedi, gambe, braccia e mani. Ne esistono due tipi: il primo insorge dopo una malattia o lesione che non ha danneggiato direttamente un nervo dell’area colpita; il secondo invece compare dopo una lesione nervosa specifica.

Sintomi del morbo di Sudeck

Normalmente si percepisce una sensazione di grande bruciore con disturbi alla pelle, rigidità, infiammazione e cambiamento di colore dell’arto interessato. Anche se l’origine della malattia varia, i sintomi sono comuni a tutti i casi e si sviluppano seguendo lo stesso andamento.

La prima tappa, quella acuta, può durare fino a tre mesi, e il paziente sentirà bruciore e aumentata sensibilità al tatto. Il dolore è più costante e duraturo rispetto a una lesione normale. Inoltre, nell’arto colpito si producono arrossamento e sudorazione eccessiva. In alcuni casi i peli e le unghie possono crescere più in fretta del normale.

Quali sono le cause del morbo di Sudeck?

Le cause sono per il momento sconosciute. Abitualmente la diagnosi viene fatta tardivamente e in conseguenza di traumi come distorsioni, fratture ossee o lussazioni, di altri eventi come malattie ai nervi, infarti o ipertiroidismo o dell’assunzione di farmaci.

Si può prevenire?

Il morbo di Sudeck non si può prevenire, dato che le sue cause non sono note con chiarezza. Se la patologia viene diagnosticata, si ricorre a misure preventive per poter controllare il dolore ed evitare che diventi cronico. Se il paziente fuma gli si raccomanda di smettere di farlo, dal momento che il tabacco aggrava i sintomi.

Trattamenti per il morbo di Sudeck?

Quando compare la malattia lo specialista, prima di ricorrere alla chirurgia, propone vari tipi di trattamento come farmaci, iniezioni di anestetico, biofeedback o esercizio fisico che faccia lavorare la parte colpita.

A livello chirurgico esiste la stimolazione del midollo spinale, durante la quale si applicano alcuni elettrodi lungo il midollo per inviare leggeri impulsi elettrici ai nervi danneggiati. L’altra opzione è l’impianto di una pompa antalgica che somministri il farmaco alla stessa zona della schiena; questa pompa viene introdotta a livello dell’addome.