Psicoterapia dell'infanzia

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è la psicoterapia dell’infanzia?

La psicoterapia psicoanalitica rivolta all’Età Evolutiva nasce in Inghilterra (a Londra) durante la Prima Guerra Mondiale dove si avviò la sperimentazione di metodi psicoterapeutici per la cura di bambini sofferenti e traumatizzati dalle vicende belliche.

Si fondò quindi l’Istituto Tavistock di Psicologia Medica, la cui filosofia si fondava sulla de-medicalizzazione dell’assistenza, per favorire un benessere psichico alla popolazione che in seguito avrebbe portato vantaggi a tutta la società. Quindi le attività non erano solo di tipo assistenziale, ma anche di prevenzione, ricerca e sperimentazione.

Una caratteristica importante dell’Istituto era quella di prevedere la formazione dei propri operatori al fine di offrire un’assistenza clinica altamente qualificata ai pazienti che ne avevano bisogno.

Le attività cliniche si sono ispirate alle teorie psicoanalitiche; ed in questa istituzione hanno lavorato importanti psicoanalisti come: Balint, Bion, Meltzer, Rickman, ecc. il cui apporto teorico, deriva dalla Psicoanalisi Infantile di Melanie Klein.

Anche se in Italia il primo centro Medico-Psico-Pedagogico fu fondato a Roma nel 1948 da Giovanni Bollea e Adriano Ossicini, l’importante apporto teorico-clinico dei corsi Tavistock si avviò verso la metà degli anni ’70.

Questo breve excursus storico è per sottolineare l’importanza di avere una specifica e adeguata preparazione nel momento in cui ci si appresta a prendersi cura di pazienti durante il loro percorso evolutivo la cui sofferenza richiede interventi delicati, mirati, rispettosi e comprensivi della loro fragile struttura psico-emotiva. Quindi l’importanza di una identità professionale consolidata e distinta, che la sola preparazione conseguita durante il corso di Laurea non è sufficiente.

La psicoterapia psicoanalitica dell’infanzia, dell’adolescenza e la consulenza genitoriale si occupano del disagio psicologico, affettivo e relazionale che spesso si sviluppa all’interno della famiglia e che spesso investe il bambino o l’adolescente: è quindi una disciplina che richiede particolari attenzioni e una specifica preparazione accademica proprio perché si rivolge ai bambini, anche molto piccoli, e a adolescenti che si trovano, durante il loro percorso di fronte ad ostacoli che bloccano la loro crescita.

Perché si esegue la psicoterapia dell’infanzia?

La psicoterapia psicoanalitica infantile si occupa del disagio psicologico, affettivo e relazionale del bambino: è quindi una disciplina che richiede particolari attenzioni e una specifica preparazione accademica proprio perché si rivolge ai bambini, anche molto piccoli, che si trovano, durante il loro percorso di fronte ad ostacoli che bloccano la loro crescita.

I bambini durante il loro percorso evolutivo, devono affrontare continui cambiamenti dal punto di vista fisico e sociale e tutto questo ha una intensa ricaduta emotiva sul loro stato psichico: possono comparire disagi, sofferenze, malesseri e conflitti che non sempre sono risolvibili autonomamente. In questi casi anche il genitore può essere sopraffatto da tali disagi, che possono mettere in crisi il proprio compito genitoriale.

In queste situazioni è suggerito rivolgersi ad uno psicoterapeuta dell’infanzia, che se fatto in maniera tempestiva può, oltre che ristabilire un equilibrio ed un benessere all’interno della famiglia, risultare un lavoro di prevenzione rispetto a disagi ben più gravi che potrebbero sorgere in adolescenza o nell’età adulta.

Rabbia improvvisa, disturbi dell’attenzione, eccessiva iperattività, disturbi alimentari, disturbi psicosomatici sono soltanto alcune delle manifestazioni che possono essere la spia di un disagio di natura più profonda, per cui si consiglia fortemente il rivolgersi ad uno psicoterapeuta dell’infanzia.

In cosa consiste?

La psicoterapia infantile è un percorso che si snoda attraverso varie fasi ognuna delle quali ha un’importanza fondamentale. Durante la prima fase lo psicoterapeuta incontrerà i genitori per cercare di costruire la storia familiare: verranno proposti alcuni colloqui in cui oltre a ripercorrere attentamente le fasi di sviluppo del bambino si costruirà una alleanza e una collaborazione con la coppia genitoriale che avrà una particolare rilevanza ai fini di un buon esito dell’eventuale terapia. Inoltre già questi primi incontri daranno importanti elementi per adeguare il loro atteggiamento verso i bisogni del proprio figlio.

In un secondo momento lo psicoterapeuta incontrerà il bambino preferibilmente da solo, oppure in presenza dei genitori se è troppo piccolo, o se è particolarmente difficile staccarsi da loro.

Il bambino verrà messo a proprio agio proponendogli materiali vari adeguati alla sua età: materiale da disegno, giochi, costruzioni, pasta modellabile, attraverso i quali il bambino può esprimere il suo disagio interno. Sono strumenti che aiutano lo psicoterapeuta a decodificare il loro paesaggio interiore, a esprimere ed elaborare emozioni e sentimenti, a favorire la trasformazione di comportamenti critici. Lo psicoterapeuta attraverso una attenta osservazione del bambino ed entrando in contatto con lui attraverso le attività proposte potrà definire in modo più attento e puntuale le problematiche ed avere un quadro più chiaro della situazione.

Dopo questa fase di consultazione con i genitori e poi del bambino ci sarà un incontro detto di “restituzione”, dello psicoterapeuta con i genitori durante il quale si illustra la situazione emersa ed insieme si concorderà un eventuale percorso terapeutico se necessita, che potrà coinvolgere il bambino, oppure anche solo i genitori.

Un percorso terapeutico rivolto al bambino servirà a sbloccare quei comportamenti o atteggiamenti interni che bloccano la sua crescita e contemporaneamente, attraverso incontri saltuari con i genitori, aiutare loro a riprendere il loro compito genitoriale con più fiducia e serenità.

Per un percorso psicoterapeutico sull’età evolutiva efficace importante è il ruolo del genitore a cui viene richiesto un impegno e una collaborazione con il terapeuta, che sarà di aiuto per facilitare il raggiungimento dei risultati attesi.

Quali patologie o disturbi possono essere trattati con la psicoterapia dell’infanzia?

La psicoterapia psicoanalitica dell’infanzia mira a eliminare gli ostacoli che emergono durante lo sviluppo per consentire la continuità della crescita. Il disturbo psicologico rappresenta un aspetto immaturo o un blocco della crescita emotiva dell’individuo e questa crescita è basata sulla capacità dell’individuo di avere buone relazioni con gli altri e con l’ambiente in generale. A volte a causa di mancanze nelle cure primarie si riscontrano delle difficoltà nella formazione del Sé personale e nella capacità di mettersi in rapporto con le figure genitoriali e con gli individui dell’ambiente esterno.

Molti sono i sintomi che vengono manifestati dal bambino per esprimere il proprio disagio e sofferenza interiore e per i quali diventa necessario richiedere un consulto ad un esperto di psicoterapia infantile. Disturbi di natura psico-emotiva possono presentarsi sin dalla primissima infanzia, nel bambino molto piccolo, come disturbi del sonno, nell’alimentazione (allattamento e svezzamento), nella regolazione degli sfinteri (stitichezza, encopresi, enuresi), oppure iperattività, disturbi del linguaggio, mutismo.

Inoltre nella seconda infanzia i bambini, nel momento in cui cominciano a contattare l’ambiente esterno frequentando asili nido o le scuole primarie, possono esprimere le loro difficoltà attraverso un difficile distacco dalle figure genitoriali, o un profondo disagio nel mettersi in relazione con coetanei o altre figure significative.

La psicoterapia a orientamento psicoanalitico può prendersi cura anche di patologie più gravi che insorgono sin dalla più tenera età, come disturbi dello spettro autistico, depressioni, disturbi psicosomatici, ansie ed angosce profonde.

I disturbi di natura psicologica, più o meno gravi, rappresentano veri e propri ostacoli allo sviluppo emozionale del bambino, e un tempestivo intervento diventa fondamentale anche come prevenzione verso disagi molto più seri in futuro. Un percorso psicoterapeutico prevede almeno un incontro alla settimana, o più incontri alla settimana se la situazione è più seria.