Tumore all'ano

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è il tumore all’ano?

Il tumore all’ano è una patologia causata dalla proliferazione di cellule tumorali a carico della porzione più distale dell’intestino (canale anale e margine anale). La maggior parte delle neoplasie a questo livello (>90%) originano da cellule epiteliali di tipo squamoso (carcinoma anale a cellule squamose) che normalmente rivestono queste strutture. Raramente, un tumore del tratto più distale del retto può dare origine ad un adenocarcinoma (che origina dall’epitelio ghiandolare) con estensione inferiormente al canale anale o al margine anale. Altre forme tumorali più rare del distretto canale/margine anale sono rappresentate dai carcinomi a cellule basali e il melanoma.

Sintomi dei tumori anali

I sintomi, nelle fasi iniziali, possono essere facilmente confusi con emorroidi o ragadi. Essi comprendono:

  • Prurito anale;
  • Sgocciolamento di sangue;
  • Perdite di muco;
  • Dolore prima e dopo l’evacuazione;
  • Sensazione di evacuazione incompleta;
  • Difficoltà ad evacuare;
  • Autopalpazione di tumefazione dura in regione perianale.

Diagnosi di tumore anale

Il tumore all’ano per essere diagnosticato necessita di esami specifici. Si parte da un controllo visivo della zona perianale per verificare l’eventuale presenza di neoformazioni del margine anale. Successivamente si passerà ad un’esplorazione digitale del canale anale alla ricerca di neoformazioni sospette. Se il dubbio persiste, possono essere richiesti una proctoscopia ed eventualmente una biopsia per confermare il sospetto con l’esame istologico. In caso di diagnosi accertata, i successivi esami saranno rivolti a completare la stadiazione della malattia, prevedendo una TC del torace e dell’addome con mdc e una RMN della pelvi. In casi selezionati può essere anche richiesta una 18FDG-PET-TC in caso di dubbio sull’eventuale coinvolgimento metastatico dei linfonodi inguinali.

Cause del tumore all’ano

Il carcinoma a cellule squamose dell’ano è frequentemente associato all’infezione da HPV (papillomavirus). Fattori che aumentano la probabilità di contrarre questo virus o che ne favoriscono la cronicizzazione (sesso anale ricettivo; più di 15 partner sessuali; stato di immunosoppressione; fumo) sono stati associati ad un aumento del rischio di contrarre questo tumore. Non vi sono, al contrario, evidenza di un aumento del rischio di sviluppare un carcinoma anale in soggetti con abitudini alimentari particolari, malattie infiammatorie intestinali o presenza di emorroidi.

Si può prevenire?

Essendo tra le cause del tumore all’ano l’infezione da HPV e l’immunodepressione dei pazienti con HIV, l’utilizzo di preservativi e la limitazione del numero di partner sessuali può ridurre il rischio di contrarre questa patologia. Si può inoltre considerare il vaccino per l’HPV per la prevenzione delle forme tumorali correlate a questo virus.

Trattamenti per il tumore all’ano

La cura ed il trattamento del carcinoma squamoso anale dipendono dalla gravità e dalle condizioni del paziente. Nel caso di un tumore di piccole dimensioni si potrà procedere attraverso un intervento chirurgico endoscopico in centri di riferimento. Nel caso di uno stadio localmente avanzato (per estensione del tumore primitivo o presenza di metastasi linfonodali), il trattamento prevede una chemio-radioterapia esclusiva, riservando la chirurgia demolitiva solo ai casi di mancata risposta al trattamento o di recidiva. Infine, in caso di malattia già metastatica alla diagnosi (es. metastasi polmonari o epatiche), si procederà con la sola chemioterapia.

A quale specialista rivolgersi?

Nel caso di sospetto di un tumore all’ano è bene rivolgersi ad uno specialista proctologo per fare la diagnosi. Sarà poi il chirurgo, in base all’estensione della malattia, a decidere per un approccio resettivo o a chiedere la consulenza di un oncologo per i successivi provvedimenti.