Cancro e diabete: un legame pericoloso

Cancro e diabete: un legame pericoloso

Editato da: Marta Buonomano il 09/12/2018

Il Prof. Marco Comaschi, specialista in Diabetologia ed Endocrinologia a Genova, ci parla della relazione tra il cancro ed diabete e di come quest’ultimo potrebbe influire su particolari tipi di neoplasie

È vero che i pazienti diabetici hanno più probabilità di sviluppare un tumore?

L’epidemiologia dimostra che le persone con diabete hanno un rischio significativamente più elevato rispetto alla popolazione generale per numerose forme di tumore. Il diabete di tipo 2 ed il cancro condividono molti fattori di rischio comuni, tuttavia i potenziali legami biologici tra le due patologie non è ancora stato totalmente spiegato. Inoltre esistono prove, derivate da diversi studi di osservazione, che alcuni farmaci usati per la cura dell’iperglicemia potrebbero essere associati con un aumento o anche con una riduzione dell’incidenza di tumori. 
I potenziali fattori di rischio comuni sia ai tumori che al diabete sono l’età (invecchiamento), il genere, l’obesità, l’inattività fisica, l’alimentazione, l’alcol e il fumo di tabacco. 
I tipi di tumore epidemiologicamente più frequenti nelle persone con diabete sono i seguenti:

  • Carcinoma mammario
  • Tumore al colon
  • Tumore al pancreas
  • Tumore al fegato

D’altra parte, invece, vista la percentuale d’incidenza estremamente ridotta, gli uomini diabetici sembrano essere quasi “protetti” dall’insorgenza del tumore alla prostata.

Quali sono i meccanismi fisiopatologici alla base di questo legame?

Il diabete può influenzare il processo neoplastico attraverso diversi meccanismi, che includono l’iperinsulinemia (sia endogena, legata all’insulino-resistenza, sia esogena nel caso di somministrazione terapeutica diretta di insulina o di farmaci che ne aumentano la secrezione pancreatica), la stessa iperglicemia o, infine, ma con importanza oggi ritenuta prevalente, l’infiammazione cronica ed il conseguente “stress ossidativo”. La diversa sensibilità dei vari tessuti all’azione insulinica, inteso come fattore di crescita cellulare (IGF-1), e soprattutto il diverso impatto dello stimolo infiammatorio e ossidativo può spiegare, almeno in parte, le differenti localizzazioni prevalenti nella persona con diabete  

Cosa sono le terapie ipoglicemizzanti e che ruolo nella prognosi di tumore in un paziente diabetico?

Un ulteriore aspetto analizzato è la relazione tra neoplasia, diabete ed il trattamento farmacologico di questa malattia. L’unico elemento che appare oggi scientificamente accertato è l’effetto protettivo, ed in alcuni casi anche curativo, che esercita un particolare farmaco utilizzato nel trattamento del diabete di tipo 2 nei confronti di diversi tipi di tumori, in particolare nel cancro mammario. Per tutte le altre terapie ipoglicemizzanti utilizzate, i risultati degli studi scientifici non hanno provato chiaramente un’associazione con il cancro, né in senso protettivo, né in senso favorente. Sebbene alcuni studi abbiano rilevato una qualche associazione con le terapie a base di insulina esogena, anche questa non è stata definitivamente dimostrata.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Genova