Come è fatto un occhio?

Come è fatto un occhio?

Editato da: Marta Buonomano il 25/08/2019

Cornea, congiuntiva, cristallino, clera, retina, vitreo, iride: di cosa si tratta in realtà? Il nostro esperto in Oculistica a Milano, il Dott. Antonio Saverio Perez, fa chiarezza! Ecco come è fatto un occhio, dall’esterno verso l’interno

Cornea

OcchiLa cornea è un’area trasparente dell’occhio che si trova a contatto con il mondo esterno. Il suo spessore è di circa 530-540 microns, ma può variare dai 420 ai 600. La cornea possiede la funzione di trasmettere la luce (e di conseguenza le immagini) alla retina e rappresenta la lente dell’occhio con il maggior potere diottrico. La sua trasparenza è data dal tessuto quasi privo di vasi sanguigni (avascolare) ma, come tutti i tessuti viventi, consuma energia e produce sostanze di scarto vengono espulse grazie alla lacrimazione. La lacrimazione non ha solo il compito di lubrificare, ma anche quello di nutrire e difendere la cornea dagli “attacchi” di funghi, virus e batteri.

Sclera

La sclera, con la sua forma di pallina da ping-pong, rappresenta lo “scudo” esterno dell’occhio. Nella sua area anteriore si continua nella cornea, mentre in quella posteriore possiede un foro che consente il passaggio del nervo ottico. La sclera è di colore bianco negli adulti, nei bambini tende al bluastro (è più sottile e, in trasparenza, è possibile vedere la coroide sottostante), mentre negli anziani ha un colore giallastro. 

Congiuntiva

La congiuntiva ha il compito di difendere le aree esterne dell’occhio e lubrificare il bulbo oculare. Composta da una membrana sottile costituita da vasi e ghiandole in grado di produrre le lacrime, ricopre la sclera e le palpebre.

Iride

OcchiL’iride è in grado di definire il colore dell’occhio ed è situata dietro la cornea. Grazie alla variazione di diametro della pupilla (foro centrale dell’iride che può espandersi o ridursi), è in grado di regolare la quantità di luce che entra nell’occhio.

Cristallino

Il cristallino è una lente d’ingrandimento situata dietro l’iride. Nei pazienti non affetti da difetti visivi, il cristallino (insieme al potere diottrico della cornea) permette di infuocare alla perfezione l’immagine percepita sulla retina, garantendo quindi una visione nitida. Inoltre, fino ai 45 anni il cristallino è in grado di modificare la sua forma per consentire alle persone di vedere le immagini perfettamente a fuoco anche da vicino.

Con l’avanzare dell’età il cristallino tende ad irrigidirsi (facosclerosi) e si riduce l’azione del muscolo ciliare su di esso, provocando una progressiva perdita della capacità visiva ravvicinata (presbiopia). In altri, invece, il cristallino può ossidarsi ed opacizzarsi dando origine alla cataratta. L’opacizzazione del cristallino è generalmente dovuta all’invecchiamento, ma può verificarsi anche in soggetti giovani per fattori congeniti o a seguito di traumi, specifiche terapie mediche o presenza di altre patologie. 

Vitreo

Il vitreo è composto da una sostanza simile a un gel che occupa la maggior parte dell’occhio interno. Generalmente trasparente, è unito alla retina in alcuni punti elettivi e al cristallino. Le funzioni del vitreo, oltre a quelle metaboliche, sono quelle di trasmettere la luce e di proteggere il cristallino e la retina dai traumi e i movimenti del bulbo oculare. Con l’invecchiamento, il vitreo tende a fluidificarsi alterando le fibre di collagene che diventano quindi visibili (hanno la forma di puntini, filamenti o “mosche volanti”). Questo fenomeno viene chiamato “miodesopsia” e nella fase iniziale può essere molto fastidioso per chi ne soffre, soprattutto se questi “filamenti” si posizionano al centro della retina. In realtà, questa condizione raramente porta a complicazioni retiniche ma, se le miodesopsie si associano alle fotopsie (visione di lampi di luce), è possibile che vi sia un distacco posteriore del vitreo.

Retina

La retina ha la funzione di trasmettere le immagini che raggiungono l’occhio alle aree del cervello deputate alla visione, trasformando lo stimolo luminoso in elettrico ed indirizzandolo attraverso il nervo ottico. La parte della retina funzionalmente più importante è quella posteriore, in cui è situata la maggior parte delle cellule in grado di percepire la luce e i colori, ciascuna con diverse funzioni:

  • I coni sono meno numerosi rispetto ai bastoncelli, sono situati al centro del polo posteriore della retina e consentono la visione distinta delle immagini e dei colori. Sono inoltre responsabili dell’acuità visiva del nostro occhio (i famosi 10/10);
  • I bastoncelli sono più numerosi rispetto ai coni e, situati nelle aree periferiche del polo posteriore, garantiscono la visione scopica (con bassa illuminazione) in bianco e nero.
Oculistica a Sesto San Giovanni