Gastroscopia transnasale e tradizionale a confronto

Gastroscopia transnasale e tradizionale a confronto

Editato da: Antonietta Rizzotti il 13/04/2024

La gastroscopia transnasale si differenzia dalla tradizionale metodica endoscopica sotto diversi aspetti. Ce ne parla il Dott. Enzo Masci, esperto in Gastroenterologia a Milano

Che cos’è la gastroscopia transnasale?

La gastroscopia transnasale è un esame endoscopico utilizzato in gastroenterologia. È un esame diagnostico che consente al medico che lo effettua di osservare direttamente l’interno dell’esofago, stomaco e duodeno, e di rilevare eventuali patologie.
La gastroscopia transnasale è una delle novità nel campo dell’endoscopia digestiva, metodica mininvasiva alternativa e sovrapponibile all’esame tradizionale, che risulta essere meno fastidiosa e quindi molto meglio tollerabile dal paziente. Essa è resa possibile dalla disponibilità di strumenti sottili (meno di 6 mm.), ma dotati delle stesse potenzialità e di una canale bioptico sufficientemente ampio, che consentono di effettuare le stesse attività di un endoscopio standard (biopsie, rimozione di polipi, arresto di sanguinamenti).
Negli strumenti più recenti le immagini sono in alta definizione e vi è la possibilità di colorazioni elettroniche che facilitano il reperimento di piccole lesioni, specie se piatte.
Non passando dalla bocca, si abolisce lo stimolo del vomito e quel senso di soffocamento che sono la principale causa di disagio dell’esame endoscopico tradizionale.
Il paziente conserva la possibilità di parlare e di respirare in modo assolutamente normale, collaborando ed interagendo con il medico durante tutta la procedura. La gastroscopia transnasale risulta pertanto molto meno traumatica e ben tollerata, mantenendo l’affidabilità diagnostica della tradizionale con indubbi vantaggi.

Quali sono i vantaggi della gastroscopia transnasale?

I principali vantaggi di questo esame sono rappresentati da:

  • Assenza di senso di soffocamento (causa principale del fastidio provocato dall’esame)
  • Assenza dello stimolo al vomito
  • Assenza di senso di costrizione
  • Possibilità di deglutire e colloquiare con il medico durante l’esame
  • Assenza di dolore
  • Ridotto utilizzo di farmaci per la sedazione
  • Riduzione della tensione emotiva
  • Possibilità di respirare liberamente dalla bocca

In cosa consiste la tecnica?

L’esofagogastroduodenoscopia consente una visione diretta del lume e della mucosa (che è la parte di rivestimento interno dell’intestino), con un’accuratezza diagnostica superiore a quella dell’esame radiologico. La procedura permette anche l’esecuzione di biopsie (per diagnosticare la gastrite cronica, le ulcere di esofago e stomaco e l’infezione da Helicobcter pylori, accertare l’intolleranza al glutine nella malattia celiaca) e l’asportazione di eventuali polipi (polipectomia), che sono rilevatezze della mucosa di natura benigna. A tale scopo si utilizza un particolare bisturi elettrico a forma di cappio, che in modo del tutto indolore, elimina il polipo bruciandone la base. Alcuni frammenti o l'intero polipo sono successivamente recuperati per l'esame istologico.
La gastroscopia transnasale permette di indagare meglio la malattia da reflusso gastro- esofageo, individuando le lesioni provocate dal reflusso in esofago, ma anche a livello della laringe.

Quali inconvenienti potrebbero accadere durante l’esame?

Il sanguinamento nasale è un fenomeno che è stato registrato durante l’esame di gastroscopia transnasale, ma si tratta di un evento che normalmente si arresta spontaneamente.

Gastroenterologia a Milano