Ginecomastia: la riduzione del seno maschile

Ginecomastia: la riduzione del seno maschile

Editato da: Antonietta Rizzotti il 30/06/2023

L'intervento per curare la ginecomastia è una delle chirurgie più eseguite sugli uomini dopo la rinoplastica, la blefaroplastica e la liposuzione. Il Dott. Cesare Azzolini, specializzato in Chirurgia Plastica ed Estetica a Parma, ci parla delle cause e di come curare questa patologia

Quali sono le cause della ginecomastia maschile?

Nel 25% dei casi la ginecomastia è idiopatica, cioè senza nessuna causa apparente, negli altri casi l'alterazione fondamentale è data da una riduzione del testosterone ed un aumento degli estrogeni. Le cause possono essere varie: disturbi endocrinologici, malattie metaboliche come ad esempio le epatopatie, malattie neoplastiche come il tumore del testicolo, tumori broncogeni o surrenalici. In alcuni casi la ginecomastia può essere dovuta a dei farmaci come quelli per curare il tumore della prostata che sono a base di estrogeni, a farmaci antiulcera che contengono dei recettori che bloccano le attività del testosterone, oppure agli estrogeni che vengono indebitamente utilizzati da sportivi e bodybuilders. Un'altra causa molto frequente è il sovrappeso che provoca un aumento del volume dato da depositi di grasso. Il grasso contiene un enzima chiamato aromatasi che è in grado di trasformare il testosterone in estrogeni, quindi maggiore è la quantità di grasso, maggiore sarà la aromatizzazione del testosterone in estrogeni.

Quali tipi di ginecomastia esistono?

La ginecomastia è l'aumento di volume del seno dell'uomo che assume un aspetto di tipo femminile. Può essere di grado lieve, ma in alcuni casi può raggiungere anche dei volumi importanti pari ad una coppa B o una coppa C di tipo femminile. Colpisce pazienti di tutte le età ed è più frequente di quanto si possa pensare. Non causa, fortunatamente, problemi di tipo patologico, ma dà dei problemi estetici e psicologici non indifferenti soprattutto nei giovani. Esiste la ginecomastia vera, in cui l'aumento di volume è dato da un aumento di volume della ghiandola mammaria; la ginecomastia falsa, detta anche pseudoginecomastia, in cui l'aumento di volume è dato dal grasso contenuto all'interno della mammella; ma la maggior parte dei casi è data da forme miste in cui si ha un aumento sia della ghiandola sia del grasso.

Come si può risolvere la ginecomastia? 

La ginecomastia si può risolvere cercando di eliminare la causa che l'ha determinata. Questo però non sempre è possibile, soprattutto quando si tratta di malattie endocrinologiche che sono delle malattie a volte congenite, quando si tratta di malattie neoplastiche o quando si tratta di sospendere dei farmaci salvavita. Ricordiamo inoltre che nel 25% dei casi la ginecomastia è idiopatica, cioè non c'è nessuna causa apparente e perciò si deve ricorrere alla correzione chirurgica. Questo tipo di chirurgia è al quarto posto tra gli interventi estetici più richiesti dall’uomo dopo la rinoplastica, la blefaroplastica e la liposuzione.

Come avviene la correzione chirurgica della ginecomastia?

La correzione chirurgica è variabile a seconda del tipo di ginecomastia. Nelle ginecomastie vere, in cui l'aumento del volume mammario è determinato da un aumento della ghiandola, sarà necessario asportare la ghiandola in eccesso. Questo avviene attraverso un'incisione semicircolare in corrispondenza del margine inferiore dell'areola: in questo modo si elimina chirurgicamente la ghiandola in eccesso. Nel caso invece si tratti di una pseudoginecomastia, in cui l'aumento è dato da un aumento di volume del grasso, l'intervento è più semplice e con reliquati cicatriziali praticamente impercettibili. Si realizzano due piccole incisioni, una in ogni lato, in una zona nascosta spesso nella regione toracica laterale. Sono incisioni di pochi millimetri attraverso le quali si inserisce una cannula e si esegue una liposuzione della zona interessata dall’accumulo di grasso.

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Parma