I denti del giudizio: tutto quello che c’è da sapere

I denti del giudizio: tutto quello che c’è da sapere

Editato da: Antonietta Rizzotti il 27/04/2023

Parlare dei denti del giudizio spaventa la maggior parte delle persone, ma sono un problema che tutti prima o poi devono affrontare. Ce ne parla il Prof. Andrea Cicconetti, esperto in Chirurgia Maxillo-Facciale a Roma

Che cosa sono i denti del giudizio?

I denti del giudizio sono degli elementi dentali che, molto spesso, rimangono inclusi all'interno della compagine dell'osso mandibolare o dell'osso mascellare, differenziandosi quindi in denti del giudizio inferiori o superiori.

Nel percorso evolutivo di ogni persona i denti del giudizio non hanno più necessità di esistere e, di conseguenza, rimangono all'interno di aree ben precise delle ossa mascellari.

I denti del giudizio: perché spesso sono un problema?

Purtroppo, nel loro percorso eruttivo, i denti del giudizio tendono a:

  • determinare dei danni alle strutture circostanti, come ad esempio i denti anteriori
  • portare a delle infiammazioni locali, definite come pericoronite
  • causare ascessi
  • causare flemmoni, un’infiammazione con pus particolarmente invasiva
  • causare il sorgere di patologie associate, come le cisti follicolari, che determinano una riduzione della dimensione dell'osso circostante, erodendo quindi quasi tutta la regione mandibolare e causando fratture patologiche.

A che età spuntano i denti del giudizio?

I denti del giudizio spuntano generalmente tra i 15 e 25 anni e hanno un percorso evolutivo che può causare delle problematiche. È necessario quindi effettuare una visita odontoiatrica per esaminare la situazione e studiare la possibile evoluzione di questi elementi dentali.

Se la fase eruttiva non è ancora completa, è meglio ricorrere in anticipo all’intervento di estrazione, poiché in questo periodo i denti del giudizio sono meno formati e meno vicini alle strutture nobili, come ad esempio il nervo angolare inferiore. Allo stesso tempo, sono più semplici da estrarre poiché l'osso che li circonda non è ancora ben strutturato.

È consigliabile, quindi, evitare di incorrere in problematiche più gravi causate dal passare del tempo.

Fa male togliere i denti del giudizio?

Nella maggior parte delle estrazioni di un dente del giudizio ben posizionato, è necessario andare ad esportare una piccola quota di osso circostante, per poi eseguire delle odontotomie che permettono di preservare la maggior parte del tessuto osseo. In questo modo si eseguono delle estrazioni molto conservative in anestesia locale.

Oggigiorno non è più possibile effettuare delle estrazioni in anestesia generale, se non nei rarissimi casi in cui il paziente ha necessità di un sostegno dal punto di vista anestesiologico o nel caso in cui si verifichino delle problematiche di natura sistemica piuttosto importante. Nel caso, invece, di pazienti odontofobici, è possibile associare all’anestesia locale dei farmaci che favoriscono il rilassamento del paziente.

Il dolore post estrazione dei denti del giudizio

La terapia farmacologica post intervallo è gestibile tranquillamente con dei farmaci comuni, come il paracetamolo o degli antidolorifici. Il periodo più fastidioso sono i primi 2-3 giorni, durante i quali cui la zona operata tende a gonfiarsi. I punti di saturazione vengono rimossi dopo una settimana dall’intervento. 

Chirurgia Maxillo-Facciale a Roma