Imparare a controllare le proprie emozioni

Imparare a controllare le proprie emozioni

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Sharon Campolongo il 26/02/2023

Hai avuto una settimana complicata e ti senti stanco? Ti svegli spesso di malumore senza un motivo particolare e non sai come fare per sentirti meglio? Ti senti irritabile e ti arrabbi per ogni piccolezza? Sei preoccupato o ossessionato da un problema e ci pensi in continuazione? Ti senti depresso, senza energie e non sai perché? I nostri psicologi più esperti sottolineano l’importanza di imparare a controllare il proprio stato emotivo per evitare di essere sopraffatti dalle emozioni

donna all'aria aperta

Cosa sono le emozioni e come influenzano la nostra vita

Le emozioni sono una parte fondamentale della nostra vita quotidiana. Ci rivelano cosa sta succedendo intorno a noi e ci permettono di adattarci efficacemente all’ambiente in cui viviamo. Quando le emozioni funzionano bene, sono le migliori compagne che si possano avere durante il nostro percorso di vita.

I problemi iniziano quando le emozioni traboccano, molto spesso senza una motivazione evidente. Quando questo accade, invece di aiutarci, le nostre emozioni ci si rivoltano contro e nella maggior parte dei casi non c’è modo di risolvere questo problema autonomamente. Non riuscire a controllare le emozioni significa permettere che ci conducano in situazioni e luoghi sbagliati.

Conoscere le nostre emozioni

Imparare a gestire le emozioni, siano esse positive o negative, è di basilare importanza, soprattutto se si tratta di emozioni nascoste, le più difficili da identificare e, di conseguenza, da controllare. Si tratta di un processo di apprendimento appassionante, che raramente riusciamo a condurre da soli, in particolar modo se ci sentiamo depressi.

Il neurofeedback

Ci sono alcuni strumenti che aiutano a calmare il cervello, così da rendere i pazienti sufficientemente tranquilli per imparare a migliorare il loro controllo emotivo. Uno di questi è il neurofeedback, cioè una terapia che si basa sulla percezione attiva del paziente, il quale impara progressivamente a gestire la propria attività cerebrale sotto la guida del terapeuta e del computer. Si tratta di un procedimento a base psicofisiologica, non farmacologica, associato spesso ad una psicoterpia.

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